|
 |
|
Il Tempio della Ninfa
|
|
Fuoco di Strega
|

Un bel fuoco arde e scoppietta allegramente
sopra ad un grande Calderone e lo scalda
perennemente, trasformando le sostanze al suo
interno e lasciando che evaporino lentamente,
disperdendosi nell’etere.
Un mano sapiente mescola e rimescola al suo
interno, agendo attentamente e aspettando….
Aspettando che la magica sostanza muti e che la
Magia si compia.
Un bel fuoco arde e scoppietta allegramente
all’interno di una grotta umida, riflettendosi
sulle pareti scavate nella terra, nella roccia e
nei cristalli e rendendo il luogo sacro
brillante di mille luci colorate. Accanto alle
calde fiamme un corpo nudo si muove
languidamente, mentre compie antichi riti
sconosciuti e segreti e lascia che le note
librate nell’aria dalla sua voce cristallina
percorrano le Vie nascoste, salendo ad
impregnare lo spazio, e unendosi alla voce della
notte.
Un bel fuoco arde e scoppietta allegramente in
due grandi e luminosi occhi, incantati di fronte
alla bellezza dolce e terribile, ma sempre
armoniosa, della Grande Madre. Due occhi capaci
di scaldare d’Amore e bruciare per Amore.
Un bel fuoco è arso e ha scoppiettato
allegramente avvolgendo coloro che di tale Fuoco
hanno vissuto, che l’hanno percepito, l’hanno
amato e grazie a lui hanno continuato a vivere.
Anche dopo che l’ultimo lembo di carne si è
sciolto nelle braci.
Fuoco è Amore dalle mille sfaccettature.
La Strega lo possiede, nascosto dentro di sé, in
qualche luogo segreto che solo lei può
conoscere.
La sua calda Magia Antica è la sua Arte.
| |
|
| |
| | |
 | |
|
Citazioni |
...Se la torre è di
puro diamante resisterà ad ogni tempesta, e
dopo la tempesta risplenderà limpida come
non mai: la tempesta l'ha provata, la
tempesta l'ha lavata, la tempesta l'ha
mostrata.
Kali è la tempesta. Dopo di Lei la torre
sfolgora di luce nuova. Chi a Lei attinge
non morirà mai.
-- Laudes alla Triplice Dea
| | |
 |
|
Fuoco di Strega |

Noi, gli Alberi,
accogliemmo molte vite.
Noi, le Rocce,
ne custodimmo la memoria.
Noi, i Torrenti,
ne trascinammo gli anèliti.
Noi, i Venti,
ne spargemmo i mutamenti.
Io, il Silenzio,
ne colmai i sogni.
E la Bellezza ricompose
Haria
| | |
 |
| |