Ponzela Gaia
Ponzela Gaia
Galvano e la donna serpente
a cura di Beatrice Barbiellini Amidei
“Ora me intendeti, bona zente, tuti quanti, / in chortexia et in bona ventura: / dire ve volio de li cavalieri aranti/ ch´al tempo antigo andava a la ventura.“
La Ponzela Gaia, di autore anonimo, trasmesso da un manoscritto della metà del Quattrocento, si può considerare un piccolo gioiello della letteratura canterina, uno degli esempi più vivaci e godibili di quella letteratura d´intrattenimento e d´evasione, non priva di significati simbolici più profondi, che i cantastorie medievali declamavano nelle piazze di Comuni e Signorie.
La bella storia, nella quale si può leggere in filigrana il pattern mitico sottostante, narra della giovane Gaia, donna-serpente e figlia della fata Morgana, e di Galvano, a cui unisce un destino d´amore e d´avventura - quelle ambages pulcerrime, quelle “bellissime tortuosità” di cui parlava Dante a proposito della materia romanzesca arturiana.
Nota de Il Tempio della Ninfa:
Consigliamo caldamente la versione a cura di Beatrice Barbiellini Amidei, che contiene anche un accurato resoconto delle altre apparizioni della Pulzella Gaia, nonché di altre fanciulle e fate serpenti a lei assimilabili, nella letteratura arturiana. Aggiungi: Venerdì, 29 Maggio 2020 Autore: Violet Punti: Link relativo: Ponzela Gaia Voti: 520 Language: ita
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