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Il Libro del Mese




Per virtù d'erbe e d'incanti
di Erika Maderna

 

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Il Tempio della Ninfa

Erica
Mercoledì, 15 Agosto 2007 - 16:22 - 8343 Letture
Erbario ERICA
Herica cinerea, Herica erbacea o carnea, Calluna vulgaris

Riconoscimento e proprietà terapeutiche

L’erica è una piantina cespugliosa che non supera i 60 centimetri di altezza, appartenente alla famiglia delle Ericacee. È di carattere infestante e possiede foglioline minuscole sempreverdi, insieme a grappoli di fiorellini che compaiono in estate e in autunno.



Esistono circa 500 specie diverse di questa pianta ma ne prenderemo in considerazione solo tre, ovvero le più comuni: la Herica cinerea, la Herica erbacea o carnea (per il colore rosa carne dei suoi fiori) e la Calluna vulgaris.
La prima è rara in Italia ma molto sviluppata in altri paesi dell’Europa occidentale, come la Scozia, in cui cresce libera nelle brughiere, stendendosi sul terreno come un magnifico tappeto rosato. I suoi fiorellini vanno dal bianco al rosso e hanno una graziosa forma campanulata.
La Herica erbacea (o carnea), invece è molto diffusa in Italia, dalle basse pendici dei monti, ai campi incolti, dalle colline ai boschi aperti e alle montagne delle Alpi, Prealpi e Appennino tosco-emiliano. Il suo nome deriva dal termine greco “ereiko”, che significa “rompo, spezzo” ed è motivato dalla sua capacità di crescere su terreni silicei e di forare la crosta terrestre facilmente, così come la neve.
I suoi fiorellini hanno la forma di cappellini rovesciati di elfi e hanno una colorazione che va dal bianco a tutte le tonalità del rosa, fino al porpora. Un altro nome con il quale viene chiamata è “scopina”, perché anticamente con i suoi cespugli si confezionavano le scope.
La Calluna vulgaris, infine, è una specie di erica molto diffusa che prende il nome dal grego “alluno”, ovvero “scopare” (termine che richiama di nuovo la scopa). È detta anche brugo, da brucus, termine dal quale deriva anche la parola brughiera. I suoi fiorellini, sempre di varie tonalità di bianco e rosa, sono più aperti di quelli delle precedenti specie, e anche con questa qualità si costruivano le scope, da cui il termine “scope di brugo”.

L’erica è una piantina dalle grandi proprietà diuretiche e purificatorie, oltre che disinfettanti delle vie urinarie. Può essere utilizzata per guarire la cistite e un tempo era usata anche per sbriciolare i calcoli, aiutandone quindi l’espulsione.
Un tè preparato con i suoi fiori costituisce un tonico generale, che calma soprattutto il cuore e i nervi, e con l’aggiunta di miele (di erica) si possono curare anche la tosse e la bronchite.
Favorisce, inoltre la diminuzione della cellulite e dei dolori reumatici ed è usata anche come anti-diarrotico.

Per cogliere l’erica scegliere il periodo in cui inizia la fioritura e disporla in mazzetti che andranno legati a testa in giù in un luogo ombroso e ben areato.

Ricette
(in caso di allergie consultare sempre il medico)

Decotto contro la cistite: in un litro d’acqua bollire 40 g di sommità fiorite di erica, fino a ridurre di un terzo. Bere il decotto nelle 24 ore dolcificandolo con miele, anch’esso di erica.

Infuso contro la diarrea: versare un litro d’acqua bollente su 30 g di sommità fiorite di erica e bollire ancora per 2 minuti. Lasciare in infusione per 10 minuti e bere caldo, dolcificando con zucchero o miele.

Decotto per disinfiammare i reni: in un litro d’acqua fredda porre 30 g di sommità fiorite di erica e portare ad ebollizione. Bollire per 15 minuti e bere caldo (4 tazze al giorno).

Bagno per i dolori reumatici: lasciare in infusione 300 g di sommità fiorite di erica per qualche ora. In seguito portare ad ebollizione e bollire a fuoco lento per 15 minuti. Filtrare e unire all’acqua della vasca da bagno. Il bagno curativo dovrà durare 20 minuti circa.

Miti, tradizioni e usi magici

L’erica è una piantina dalla forma deliziosa, che si sviluppa velocemente e riempie della sua bellezza le brughiere e le colline del nord.
Al suo interno racchiude una ricchezza dorata inestimabile, che la rende sacra e meravigliosa non solo per gli occhi ma anche per il cuore. I suoi fiori, infatti, contengono un’elevata quantità di nettare, grazie al quale le api producono il favoloso miele di erica, molto scuro e dal sapore squisito.
Il miele è considerato sin dall’antichità la Saggezza Segreta dell’Altromondo e il “nutrimento degli Dei”, un alimento tanto elevato e prezioso da rispecchiare non solo il nutrimento divino, ma anche l’immortalità che ne consegue.
Anticamente, infatti, era usato nei riti legati all’immortalità e alla rinascita, e le api stesse, che lo producevano, erano considerate tra le più sacre creature che popolano la terra.
Ingerendo il miele di erica si poteva percepire la presenza dell’Altromondo e si potevano conoscere i suoi segreti più nascosti. Segreti che l’erica avrebbe aiutato a mantenere nascosti nel cuore e nell’anima.
Anche addormentandosi sul meraviglioso letto di erica, ovvero nelle brughiere, sotto le stelle, si potevano fare sogni magici, e si poteva assaporare la sensazione di Nutrimento interiore e di Amore incondizionato.
L’Amore, infatti, è un’altra caratteristica che traspare dall’erica, la quale lo attira e lo fa sbocciare teneramente, sia in forma di amicizia e affetto, sia in forma di passione amorosa. Molti amanti si nascondevano nell’alta erica e su questo giaciglio incantato dal profumo muschiato si congiungevano dolcemente, senza temere di venire scoperti… l’erica non avrebbe lasciato trasparire nulla e avrebbe mantenuto protetto il loro segreto.
I fiorellini rosati di questa splendida piantina sbocciavano completamente dall’estate all’autunno e simboleggiavano il Solstizio estivo, in cui i colori sono più vivi ed è piacevole stare all’aperto, ma anche il tempo autunnale, in cui il tramonto si scioglieva dietro alle montagne e tingeva le distese di erica con pennellate di porpora e arancio.
I vecchi contadini dicevano che questa piantina andava colta quando saliva la marea e questa associazione tra l’erica e la marea appare curiosa.

Nel Cad Goddeu, la celtica Battaglia degli Alberi, l’erica dà forma ad una bevanda dal potere rigenerativo, che disseta e rinvigorisce i pioppi malconci per il combattimento. Questa bevanda sembra essere l’antenata della birra d’erica, che ancora oggi è molto apprezzata nel Galles.

Mucchi di erica erano usati al nord per ricoprire i tetti delle abitazioni e per isolare le pareti, oltre che per fare delle corde resistenti (in scozzese seomain fraoich) con le quali si legavano le barche da pesca.
Con le radici più grosse, invece, si costruivano i fornelli delle pipe più pregiate (il legno dell’erica prende fuoco a fatica, quindi era ottimo per contenere il tabacco acceso) e con l’intera pianta venivano imbottiti i materassi. Coloro che avessero dormito su un simile materasso avrebbero ritrovato tutta la forza e il vigore e avrebbero riposato bene come non mai.
Dall’erica si ottenevano anche due colori per tingere i capi: il giallo dagli apici e il verde dai rametti.

In Scozia le fanciulle nubili piantavano l’erica nel loro giardino perché così sarebbe giunto il ragazzo giusto da sposare, ma la piantina si poteva anche bruciare, se si desiderava allontanare i folletti dispettosi con i loro scherzi impertinenti.
In Irlanda, invece, si diceva che sdraiandosi sull’erica si sarebbero potute vedere le fate, ma mangiandone un fiorellino si poteva diventare una di loro, senza possibilità di tornare indietro.
I fiorellini bianchi dell’Herica herbacea si diceva portassero molta fortuna, mentre quelli rosati erano un dono d’amore.
Nelle Alpi francesi le fanciulle che vogliono ringraziare la Dea per aver ottenuto l’amore della loro vita, creavano delle bellissime coroncine di erica e le appendevano agli alberi come dono e offerta, e come segno d’affetto verso la Grande Madre.
Nei tempi passati l’erica era usata anche per fare delle scope, ma col tempo questa usanza si perse. Tuttavia, oggi, si possono costruire scopine di erica adatte a spazzare via rifiuti sottili e negatività, e la stessa influenza magica si può ottenere bruciando l’erica insieme a dell’incenso (oppure nel caminetto).
Essa fa anche parte dei fiori di Bach, tra i quali è conosciuta col nome inglese Heather. L’essenza ricavata si può utilizzare se si crede di non essere abbastanza amati, se si ha paura della solitudine e dell’abbandono, se si soffre di egocentrismo e si tende ad ingigantire i propri problemi rispetto a quelli degli altri.

Ciò che traspare dall’erica è un grande potere d’amore e forza, di vigore e resistenza, che si insinua dolcemente, senza disturbare, e prosegue sino a raggiungere la realizzazione del desiderio.
Essa è una custode d’Amore e la Guardiana di tutti i Segreti più belli, da quelli semplici a quelli importanti, perché svelati dalle sfere sottili.
Con la sua dolcezza l’erica accoglie il nostro corpo e lo nasconde, isolandolo dal resto del mondo e racchiudendolo in un sogno dai colori rosati.
E nel sogno ci nutre del suo nettare, riempiendoci di gioia e respirando con noi la bellezza del creato.


Piccole magie con l'erica



Fonti

Il Vischio e la Quercia, Riccardo Taraglio, Ed. L’Età dell’Acquario
Le erbe officinali, antica medicina dei celti, Plinio il Vecchio, Diancecht, Ed. Keltia
Segreti e Virtù delle piante medicinali, Selezione dal Riders Digest
Florario, Alfredo Cattabiani, Ed. Oscar Saggi Mondadori
Il grande libro delle piante magiche, Laura Rangoni, Ed. Xenia
La farmacia di Gaia, Demetra Edizioni
Il libro completo delle Erbe, Deni Bown
Erbe, La Biblioteca della Natura
Il grande libro delle piante medicinali, Roberto Michele Suozzi. Grandi Manuali Newton
Adiantum, la Strega Contadina, M. Teresa Zanetti Berni. Atesa Editrice


Articolo scritto da Violet. Vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso dell'autrice e senza citare la fonte.

Erica | Login/crea un profilo | 5 Commenti
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Re: Erica (Punti: 1)
da Twilight 16 Ago 2007 - 12:40
(Info utente | Invia il messaggio) http://crepuscolooscuro.splinder.com)
Come sempre, le tue parole riescono a far vibrare il cuore...
Bellissima piantina, l'erica. Mi hai fatto venir voglia di comprarmene una! ;)

Re: Erica (Punti: 1)
da Artemide- 17 Ago 2007 - 20:26
(Info utente | Invia il messaggio)
che bello Violet! riesci sempre ad approfondire bene ogni argomento che tratti! brava..Smak

Re: Erica (Punti: 1)
da LaZiaArt 17 Ago 2007 - 21:21
(Info utente | Invia il messaggio)
questo Erbario diventa ogni giorno piu prezioso, nella mia vita, così come tutte voi. GRAZIE!
la zia

Re: Erica (Punti: 1)
da Elke (elke.janas@libero.it) 19 Ago 2007 - 18:47
(Info utente | Invia il messaggio)
E' proprio dolce quest'articolo,complimenti stella!:*

Re: Erica (Punti: 1)
da fairymoon (alphazulu@interfree.it) 20 Set 2007 - 13:05
(Info utente | Invia il messaggio)
mi è sempre piaciuta l'erica, grazie dell'articolo!



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