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Fra queste pagine sono raccolti consigli, ricette, riti semplici e naturali dedicati al femminile, e speciali ricerche e racconti sull'antica Via delle Donne.

 

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Compendio nato dagli studi del gruppo femminile I Meli di Avalon, dedicato alla Tradizione Avaloniana e a miti, leggende, e fiabe celtiche legate alla simbologia di Avalon.

 

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Per virtù d'erbe e d'incanti
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Il Tempio della Ninfa

La Sorellanza delle Nove
Sabato, 30 Giugno 2007 - 01:29 - 20850 Letture
Avalon LA SORELLANZA DELLE NOVE
Tra Mito e Realtà


Introduzione

Le tradizioni celtiche sono costellate da manifestazioni della Dea Madre nel suo triplice aspetto. Ella si presenta come Vergine, Madre e Anziana, come Dea della Luna crescente, piena e calante, come Madre terrestre, celeste e dell’Altromondo, come Signora della nascita, della procreazione e della morte, e in molti altri modi. Alcune delle sue manifestazioni sono formate da nove elementi piuttosto che da tre, perché si ritiene che il nove sia un numero ancora più magico e misterioso rispetto al tre stesso, in quanto si potrebbe descrivere come una sua triplicazione, un tre ancora più potente, perché “tre volte tre”.


La realtà dei Poteri Magici delle Antiche Sacerdotesse

Il velo luminoso che separa il mito dalla realtà si scosta lievemente e lascia intravedere quanto poco distanti siano queste due dimensioni e quanto forte sia il legame che le unisce.
In effetti le antiche tradizioni non consideravano il mondo sottile e quello manifesto come due realtà separate, ma come due facce della stessa realtà unitaria, armonica nella sua completezza. Coloro che ne erano capaci, potevano viaggiare liberamente da un reame all’altro ricavandone grande Consapevolezza, oltre che benefici e risultati tangibili, ed è proprio questo che le Sacerdotesse arcaiche riuscivano a fare. Esse coglievano la loro Conoscenza da questo scambio continuo tra la realtà comune e quella incantata, e i loro poteri magici, che nonostante le Sorellanze siano diverse, si trovano pressoché identici in tutte, non erano che il frutto di essa, e della comunione perfetta con la Dea Madre, Custode dei Segreti dell’Incanto.
È proprio verso questi Poteri che ora ci rivolgeremo, cercando di darne una visione meno “fiabesca” e più comprensibile, meno mitica e più reale, ma per spiegare cosa essi fossero è necessario fare qualche confronto con quelli posseduti dagli sciamani antichi, dei quali si hanno più notizie. La Conoscenza che li faceva fiorire, infatti, si potrebbe dire che sia sempre la stessa, a prescindere dal Tempo e dallo Spazio (che possono essere estremamente diversi), dalle infinite Strade percorse per raggiungerla e dalle pratiche che aiutavano ad ottenerla.

Il Volo

Secondo quanto detto precedentemente, le Sacerdotesse antiche avrebbero avuto l’abilità di volare da un luogo all’altro in un batter di ciglia. Il loro è un Volo magico che probabilmente avveniva in seguito al distaccamento della loro parte immateriale dal corpo, dello scioglimento dell’Essenza dalla condizione fisica, che, aiutata da particolari pratiche iniziatiche segrete, si innalza e si muove liberamente nei reami sottili, iniziando a viaggiare in una sorta di estasi.
Attraverso questo Viaggio l’Anima Antica, che è la parte divina dell’essere, prende una profonda consapevolezza di se stessa, di ciò che è al di là di qualsiasi personificazione terrestre, del tempo e dello spazio, e fa esperienza diretta col Divino. Durante questo particolare stato, essa può spostarsi in un istante da un capo all’altro del mondo, così come si dice facessero le Sacerdotesse, ed è probabile che essa possa anche spostarsi sulla linea del Tempo, visitando diverse epoche e osservando la loro stessa origine.
In seguito al Volo magico l’Essenza ritorna nel suo corpo corrente e colei che si risveglia ricorda le sensazioni provate nel suo intimo più profondo. Ella rinasce illuminata dalla propria Consapevolezza Divina, pregna di una Felicità senza precedenti.
Questa presa di coscienza equivale ad una centratura nel proprio Sé e dona continuamente beneficio e grande Saggezza. Da essa si genera infatti uno stato d’essere vibrante di vita perché la Sacerdotessa sa che al di là di ogni manifestazione fisica lei E’, e conosce l’origine di tutto, il sacro Grembo Materno che è la Sorgente di ogni creazione visibile e invisibile.
Se l’uscita dal corpo è l’estasi (“stare fuori”), il prendere consapevolezza del Centro è l’instasi (“stare dentro”). Entrambe, unite, completano la Conoscenza dell’Essere.

Nel Volo si dice che le Sacerdotesse assumessero la forma di uccelli, e nel caso delle Sorellanze di Nove questi uccelli erano prevalentemente corvi. Queste trasformazioni in animali, o in altre forme non animali, potrebbero essere possibili a livello sottile proprio perché l’Essenza non ha una forma propria, ma può assumerne diverse come se fossero maschere.
Secondo alcuni studi, gli sciamani antichi erano capaci di superare le barriere della mente e del corpo volando fuori da esso, e nel farlo potevano assumere la forma di un animale. Questo animale, secondo le tradizioni, era il loro totem, il loro antenato zoomorfo, col quale si ricongiungevano totalmente assumendone l’aspetto, o cavalcandolo (si ricordino le streghe medievali, che per recarsi ai sabba si trasformavano in animali o volavano, sul loro dorso).
La stessa cosa può essere vera anche per le Sorellanze sacre, le quali è possibile appartenessero ad un ordine che aveva come totem tradizionale il corvo, forse perché erano legate ad una Divinità femminile legata a questo uccello e quindi ne portavano le vesti. In riferimento a questo è interessante ricordare gli abiti e i mantelli neri delle Druidesse dell’Isola di Mona, che, sbattendo nel vento di tempesta, al suono delle nenie e dei canti magici, ricordavano molto le ali dei corvi e richiamavano tutto il loro mistero.

La "Vista"

La presa di Consapevolezza dell’Essenza, che avviene soprattutto con il Volo magico, apre le porte della percezione verso l’invisibile, verso l’Altromondo e la sua presenza in ogni più piccola cosa facente parte della realtà tangibile. La Vista interiore, quella non data dagli occhi ma dal profondo, si affina e, davanti ad essa, “appare” ciò che prima era nascosto, silenzioso, ignoto.
L’acquisizione della Vista, o “doppia vista”, è paragonabile, infatti, all’accensione di un magico Fuoco nella testa, che illumina ciò che è buio, ovvero rende chiaro ciò che è oscuro, infrange in mille schegge luminose la Nebbia, scioglie i veli che separano il manifesto dal “sottile”.
Colei che la possiede Vede, e conosce la Verità.

La Guarigione

Secondo le antiche tradizioni le malattie sarebbero una conseguenza derivata da un disequilibrio, o una disarmonia che nasce nel profondo dell’essere e si manifesta con certi sintomi anche a livello fisico. Ciò che bisogna fare per guarirle completamente, quindi, è intervenire proprio dove esse si sono generate, profondamente, per riportare l’equilibrio originario.
Attraverso la loro Comunione completa con la Grande Madre, in ogni suo aspetto tangibile e nascosto, le Sacerdotesse conoscevano tutte le proprietà medicinali delle singole erbe, e sapevano meglio di chiunque altro come usarle per curare qualsiasi malattia. Non solo, la loro Conoscenza completa e la loro capacità di Vedere oltre la Nebbia dell’illusione permettevano loro di scorgere anche le energie sottili delle piante e tutta la loro meravigliosa Magia, che avrebbero potuto intervenire proprio nei punti giusti per guarire l’Anima impalpabile prima ancora del corpo. Un’Anima sana ed equilibrata, infatti, porta naturalmente la guarigione al fisico ed è in grado di mantenere lontane tutte le malattie, soprattutto quelle che divorano dall’interno, e che probabilmente sono generate proprio da stati di malessere interiore che, a lungo andare, portano al formarsi di mali anche molto gravi.
Come gli antichi sciamani, è possibile che le sacre Donne fossero anche in grado di intervenire sui malati in spirito, ovvero durante il loro Volo magico, individuando i focolai da purificare, l’origine della malattia e, non è escluso, anche la sua causa, sulla quale potevano interagire.
Le loro capacità, date dalla loro Saggezza, non erano rivolte soltanto ai malati al di fuori della loro Isola, ma anche a loro stesse. Esse, infatti, mantenendo un costante equilibrio interiore e una perenne Armonia dell’Anima, si preservavano dalle malattie fisiche, o ne riducevano considerevolmente gli effetti, smaltendole in brevissimo tempo.

La Profezia e l'Evocazione di eventi atmosferici

Percorrendo i reami nascosti, le Sacerdotesse si innalzavano dalla propria condizione fisica, e quindi anche da ciò a cui questa era legata. Esse uscivano dallo Spazio e dal Tempo e se ne distaccavano tanto da poterli osservare senza esserne condizionate, almeno fino a quando sarebbero tornate nei loro corpi. Il mondo sottile, infatti, custodisce l’Origine di ogni manifestazione temporale o spaziale e viaggiando in esso è possibile scorgerla, traendone auspici per il futuro o leggendo ciò che faceva parte del passato. Così, ritornando nel corpo, le Sorelle potevano profetizzare ed aiutare coloro che chiedevano il loro aiuto.
Inoltre, entrando in particolare sintonia con gli eventi, alla loro origine è possibile influenzarli, per far sì che sulla terra si manifestino in un certo modo. Ed è probabilmente questo che facevano le Sacerdotesse quando si armonizzavano con gli eventi atmosferici e li evocavano, come testimoniato non solo dalle leggende ma anche dalle notizie storiche redatte da Pomponio Mela.
Chiamare il vento, la tempesta o innalzare le onde del mare, era un potere che probabilmente nasceva proprio dal legame che le Donne sacre avevano con la Grande Madre, con la quale erano una cosa sola tanto da poterla impersonare e da creare ciò che Lei stessa crea.

L'Attraversamento delle Acque

Avvolte nei loro manti scuri, col viso radioso e il ramo d’argento tra le dita, le Figlie divine giungevano da ovest cullate dalle onde del lago, o del mare, ed accoglievano le anime e gli eroi sulle sponde delle terre conosciute, per portarli sulle loro Isole incantate. Lì essi avrebbero trovato il riposo, la quiete e l’eterna pace profonda, generata dal ritrovamento dell’Armonia completa.
Le Sacerdotesse viaggiavano navigando dolcemente sulla loro barca, e questa era ciò che le accompagnava dalle sponde delle terre conosciute a quelle di Avalon e viceversa, oltre le Nebbie che dividono le due dimensioni. La barca potrebbe, quindi, essere un simbolo dei mezzi che le Sacerdotesse usavano per Viaggiare spiritualmente, un simbolo delle pratiche misteriche con le quali le antiche Donne si aiutavano per superare le barriere corporali e tuffarsi nel mondo incantato; invece, l’attraversamento delle acque (che comunque poteva essere non solo simbolico ma anche reale, se esse dovevano spostarsi fisicamente da un luogo all’altro), potrebbe simbolizzare proprio il Viaggio in sé, ciò che bisogna percorrere per giungere all’Altromondo, e per poi tornare “sulla terra”, ovvero nel corpo fisico.
Grazie a questo Viaggio sottile, le Sacerdotesse potevano condurre gli spiriti appena trapassati e quelli che non riuscivano ancora ad abituarsi alla nuova condizione, verso la loro nuova dimora, fungendo da psicopompi, ovvero Guide dell’Altromondo che le anime avrebbero potuto seguire per trovare ciò che inconsapevolmente stavano cercando, e sciogliersi nella meraviglia di Avalon.


Epilogo

Questi erano i poteri magici delle antiche Sacerdotesse, ma probabilmente ve ne erano molti altri sconosciuti, generati dalla meravigliosa Conoscenza e Consapevolezza che bruciava nell’Anima, nel Cuore e nella Mente di queste Donne così vicine al Divino.
Per la loro grandiosità spesso si preferisce credere che questi poteri siano solamente fiabe, ma esistono molti riscontri nella realtà, come dimostrato poco sopra, e quindi non è detto che ciò che sia fiabesco sia escluso da ciò che si crede possa essere “reale”.
Aprirsi all’ascolto del meraviglioso, dell’incantato e del magico, è voltarsi verso la loro direzione; iniziare a credere che essi esistano veramente è muovere un passo, un gran bel passo, verso la loro Contemplazione.
Le antiche Sacerdotesse ci parlano ancora attraverso il suono del vento, del mare, della pioggia, degli animali e di tutto ciò che è naturale. I loro simboli vivono ancora pregni del loro originario significato, le loro storie si tramandano ancora nell’incanto della sera, la loro Voce arcaica continua a cantare per noi, anche se ci siamo costretti a non ascoltarla più.
Eppure qualche volta si potrebbe provare ad allungare l’orecchio per ricercare le magiche note nel Silenzio della notte, quando tutta la frenesia del giorno si è sopita e ciò che di solito è sovrastato dal rumore ricomincia a sussurrare.
In quei momenti, forse, si potrebbe avere la Fortuna di percepire il Canto della Grande Madre, che le sue Figlie ben conoscevano, e vivere di quell’attimo solo, che vale la vita intera. Perché quell’attimo, è sospeso al di là del Tempo e dello Spazio, e custodisce tutti i segreti dell’Eternità.



Fonti

Avalon Within: Inner Sovereignty and Personal Transformation Through the Avalonian Mysteries, Jenah Telyndru. BookSurge Publishing; 2005
King Arthur and the Goddess of the Land: The Divine Feminine in the Mabinogion, Caitlin Matthews.Inner Traditions, Rochester, Vermont; 2002
Mabon and the Guardian of Celtic Britain: Hero Myths in the Mabinogion, Caitlin Matthews. Inner Traditions, Rochester, Vermont; 2002
Taliesin, The Last Celtic Shaman, John Matthews. Inner Traditions, Rochester, Vermont; 2002
Ladies of the Lake, Caitlin Matthews. Thorsons, London; 1992
La Follia del Mago Merlino, Geoffrey of Monmouth, a cura di Alberto Magnani. Sellerio Editore, Palermo; 1993
Sir Gawain e il Cavaliere Verde, a cura di Piero Boitani. Gli Adelphi, Milano; 2002.
La Via dello Sciamanesimo boreale, e l’uso del tamburo come strumento di magia e conoscenza, Davide Melzi. Edizioni della terra di Mezzo, Milano; 1996
Le Vergini arcaiche, Leda Bearne. Edizioni della Terra di Mezzo, Milano; 2006
Figure di Donna, Patricia Monaghan. Red edizioni, Milano; 2004
I Mabinogion, Evangeline Walton. Tea, Milano; 2004
La ville d'Ys. Fiabe e leggende di Bretagna, Jigourel Thierry. Keltia, Aosta; 2002
The Mabinogion, traduzione di Gwyn e Thomas Jones. Everyman, 2004
Saghe e leggende celtiche, I racconti gallesi de I Mabinogion, a cura di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini. Mondadori, Milano; 2002
Storia di Re Artù e dei suoi Cavalieri, Thomas Malory. Mondatori, Milano; 1996
La Dea Bianca, Robert Graves. Gli Adelphi, Milano; 1992
Didot Perceval, o The Romance of Perceval in Prose, tradotto da Dell Skeels, http://www.ancienttexts.org/library/celtic/ctexts/pdindex.html
Dizionario etimologico: Avviamento alla etimologia italiana, Giacomo Devoto. Le Monnier Firenze; 2002
Dizionario etimologico della Lingua Italiana, Ottorino Pianigiani. http://www.etimo.it
Preiddew Annwn, dal Llyfr Taliesin, tradotto da Sarah Highley, http://www.lib.rochester.edu/camelot/annwn.htm
http://www.ancienttexts.org/library/celtic/ctexts/t30.html
http://camelot.celtic-twilight.com/camelot/poetry/taliesin/spoils_annwfn.htm
http://members.tripod.com/~igerne/annwn.htm
http://www.timelessmyths.com/celtic/faeries.html#Korrigan
http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=445&im=21
http://guide.dada.net/druidismo/interventi/2004/11/184453.shtml
http://www.croponline.org/miticeltici.htm


Ricerca di Violet e delle fanciulle dell'Isola Incantata delle Figlie della Luna (Elke, Scylla, Ithilla, ValerieLeFay, Twilight, Niviene, Elbereth, Ifigenia e Artemide).
Articolo di Violet pubblicato sul numero 6 della rivista Labrys.
E' severamente vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso scritto dell'autrice e senza citare le fonti.


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Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da Elke (elke.janas@libero.it) 01 Lug 2007 - 00:32
(Info utente | Invia il messaggio)
Stellina,dire che hai fatto un lavoro splendio è poco.Penso tu abbia colto pienamente l'essenza della Sorellanza,di queste Donne,Sacerdotesse,Fanciulle ecc. le tue parole fanno volare,si nota quanto studi e quanto impegno metti in quello che fai.
Grazie Violettina!
:*

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da niviene 01 Lug 2007 - 21:56
(Info utente | Invia il messaggio)
Questi articoli sono davvero stupendi, non solo per le notizie che contengono e per come sono scritti ma anche per le intuizioni personali.
Complimenti davvero per questo tuo lavoro Violet
:*

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da LaZiaArt 01 Lug 2007 - 22:23
(Info utente | Invia il messaggio)
Violet tu hai un tesoro dentro di te. Sono rimasta incollata al monitor per un ora per leggerlo tutto, ma non potevo smettere ^^. Ne è valsa la pena! Ci vorrà un pò di tempo per riflettere su tutto.. GRAZIE!

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da Elbereth 03 Lug 2007 - 12:56
(Info utente | Invia il messaggio) http://stregadelvento.splinder.com/)
Violet, hai svolto un lavoro titanico e bellissimo! Il tuo impegno e la tua passione sono una grande ispirazione per me e non sai quante cose imparo e "sento" leggendo i tuoi articoli e le tue riflessioni. Ti dico un grande grazie per tutto questo! Un forte abbraccio!

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da Ithilla 03 Lug 2007 - 17:02
(Info utente | Invia il messaggio)
non posso che ammirare il tuo lavoro: è completo, autoconsistente e lascia al lettore numerosi spunti di riflessione...

inoltre adoro il modo poetico in cui scrivi: testimonia passione e amore per ciò che studi...

Grazie, Splendente Tesoro!

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da ValerieLeFay 03 Lug 2007 - 20:59
(Info utente | Invia il messaggio) http://gelidaluce.splinder.com)
Brava cicci! é davvero un articolo stupendissimo, mi è piaciuto da pazzi! è completo e scritto col cuore.
Una vera meraviglia!

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da Violet 28 Set 2007 - 01:40
(Info utente | Invia il messaggio) http://www.tempiodellaninfa.net)
Siete dei tesori... e vi ringrazio per questi splendidi commenti che mi donano speranza e voglia di continuare a scrivere... grazie a tutte...
e grazie a Elbereth... non puoi immaginare quanto valgano per me le tue parole... non puoi davvero immaginarlo... :-***
Infinitamente grazie...

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da Danae 13 Ago 2009 - 12:55
(Info utente | Invia il messaggio)
Un racconto degno di ogni lode, di ogni meraviglia. Grazie a tutte voi per la sola estasi che concede la sua lettura..

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da Cernunnos 06 Ott 2009 - 15:54
(Info utente | Invia il messaggio) http://http://)
Un lavoro eccelso..sono rimasto impietrito dalla tua bravura...continua così ;)

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da Rhea 26 Gen 2010 - 14:52
(Info utente | Invia il messaggio)
Volevo dirti qualcosa di più, ma al momento mi viene solo:
GRAZIE!
Era tanto che cercavo qualcuno che potesse spiegarmi le nove sorelle...
Che fortuna essere approdate in questo magico luogo...
Grazie Violet, grazie Tempietto...
Grazie a tutti.

Rhea

Re: La Sorellanza delle Nove (Punti: 1)
da Flora 21 Ago 2011 - 22:47
(Info utente | Invia il messaggio)
Cara Violet

oggi è la vigilia del mio compleanno ed a voi voglio dirlo.

Sul mio balcone sono sbocciate nove rose bianche tutte di una pianta, proprio oggi le contavo incredula e questa sera per la prima volta sto leggendo la Sorellanza delle Nove.

Anche due delle mie orchidee sono sbocciate nuovamente per regalarmi i loro preziosi fiori.

Non lo trovi meraviglioso questo regalo per la mia festa?
E' un dono variopinto e variegato di simbolismi molto innamorati.

Ti sento e vi sento nel sottile richiamo di Madre Natura.

Grazie ancora.

Un bacione

Flora




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