La Porta del Tempio


Se dalla Porticina vuoi passare,
il tuo abitino dovrai abbandonare e molto piccola dovrai diventare...



 

Viandanti online

Ci sono 285 visitatori e
0 utenti on-line

Sei un utente non registrato. Puoi loggarti qui o registrarti liberamente cliccando qui.

 

La Via Femminile




Fra queste pagine sono raccolti consigli, ricette, riti semplici e naturali dedicati al femminile, e speciali ricerche e racconti sull'antica Via delle Donne.

 

I Meli di Avalon




Compendio nato dagli studi del cerchio I Meli di Avalon, dedicato alla Tradizione Avaloniana e a miti, leggende, e fiabe celtiche legate alla simbologia di Avalon.

 

Login

 Nickname

 Password

 Ricordami


Non hai ancora un account?
Registrati subito.
Come
utente registrato potrai
cambiare tema grafico
e utilizzare tutti i servizi offerti.

 

Messaggi Privati

Solo per gli utenti registrati!
 

Il Libro del Mese




Per virtù d'erbe e d'incanti
di Erika Maderna

 

Cerca nel Tempio


 

Il Tempio della Ninfa

Le Tre Pietre della Strega: Bianca, Nera e Muta
Giovedì, 05 Maggio 2022 - 02:48 - 701 Letture
Magia Bianca apre le porte,
Nera le chiude,
Muta osserva in silenzio
.

Le Tre Pietre della Strega sono pietre minerali scelte accuratamente per essere utilizzate a scopo divinatorio. Interrogate in modo preciso, rivelano una risposta chiara e diretta. Ispirate ai due oracoli Urim e Tummim (1) dell’antica tradizione semitica, se ne distaccano tuttavia sia per quanto riguarda il significato, che risulta invertito ed esteso, ovvero interpretabile, sia per la presenza di una terza pietra enigmatica, che al contrario delle prime due elude qualsiasi risposta.

Le tre pietre, ricavate da minerali rigorosamente naturali, burattate, lisce e di forma e dimensioni simili, sono una di colore bianco, una nera e la terza contenente sia il bianco che il nero. Scelte ed estratte dopo aver posto loro una domanda, offrono come responso un , un no, oppure nessuna risposta.
Più adatte alla divinazione sono le pietre opache dal colore pieno e omogeneo, ovvero prive di trasparenze e inclusioni. La pietra bianca potrebbe quindi essere una onice bianca, una giada bianca, mentre la pietra nera una onice nera oppure una tormalina nera. È comunque possibile scegliere anche altri tipi di pietre semi trasparenti e/o opalescenti a seconda del proprio gusto, come il quarzo latte, la calcite bianca, la labradorite bianca, l’agata bianca o l’aragonite per il colore bianco, e l’iperstene, l’agata nera o la covellina per il colore nero.
La terza pietra potrà essere opaca o semi-trasparente, di colore grigio oppure striata o con inclusioni bianche e nere; l’importante è che contenga al suo interno sia il bianco che il nero, in forme, sfumature e fusioni diverse a seconda delle preferenze. A questo proposito potrebbero essere adatte il quarzo affumicato, il quarzo tormalinato, il diaspro zebra, il diaspro dalmata, la howlite, il gabbro e l’agata zebrata.
Per quanto riguarda l’ossidiana dal lucido colore nero, si tratta in realtà di vetro vulcanico, e nonostante possa essere scelta per rappresentare la pietra nera, è materialmente diversa rispetto alle rocce. La stessa cosa vale per il giaietto, pietra fossile di origine vegetale formatasi dal legno di una conifera estinta milioni di anni fa. Il giaietto in particolare, per via del suo peso estremamente leggero che la rende troppo riconoscibile rispetto agli altri minerali, risulta poco adatta alla divinazione, che avviene per estrazione casuale.

Ogni pietra dovrà essere scelta con cura, percependone l’energia attrattiva e considerando il suo aspetto attraverso la vista, il tatto e soprattutto l’istinto.
Stabilendo un legame con loro, le Tre Pietre della Strega diventeranno amiche e alleate, o forse sapienti maestre che offriranno la loro millenaria saggezza, il loro supporto e i loro messaggi sottili ogni qualvolta si avrà realmente bisogno di loro.



Bianca

È la pietra del . Rappresenta affermazione, accoglienza, apertura, flessibilità. Suggerisce di comprendere, di aprire e aprirsi, di porsi in modo accogliente, favorevole e positivo. La sua voce nascosta dice di sì, in tutte le sue possibili accezioni. È anche la pietra del movimento, del dinamismo, dell’agire, della proiezione verso l’esterno, ovvero dell’offrire, del dare, dell’esternare. È la pietra della presenza, dell’espressione, della comunicazione, del suono.
È la pietra della vita, intesa come creatività, nascita, crescita, manifestazione.
Rappresenta il principio di espansione.
Richiama la luce del giorno, e nel ciclo della luna rappresenta la fase crescente e il plenilunio.

Nera

È la pietra del no. Richiama protezione, contenimento, chiusura. Invita a difendersi, mettendo in guardia da possibili pericoli o inganni. Suggerisce di raccogliersi in se stesse, di troncare, di tagliare, di rifiutare e respingere. La sua voce nascosta dice di no, in tutte le sue possibili accezioni. È la pietra dell’immobilità, del non agire, ma anche della ricettività, del trattenere e del preservare. È la pietra dell’assenza, dell’isolamento, del silenzio.
È la pietra della morte, intesa come deperimento, fine, trasformazione, rigenerazione.
Rappresenta il principio di contrazione.
Richiama l’oscurità della notte e nel ciclo della luna rappresenta la fase calante e il novilunio.

Muta

È la pietra che non risponde, la pietra muta. Non dà alcuna risposta, suggerendo che è necessario trovare dentro di sé la propria verità. Può indicare una condizione interiore o una situazione non chiara, confusa o in trasformazione, per cui invita ad attendere che il caos si attenui prima di prendere qualsiasi decisione. Indica anche la presenza di qualcosa che ancora non si vede, e che può essere benefico od ostile.
È il velo da sollevare, la vista offuscata da schiarire. È muta ma al contempo contiene in sé tutte le possibilità che devono ancora rivelarsi, tutte le voci che non hanno ancora vibrato.
Richiama qualcosa di altro che non si sta considerando o che ancora non si conosce.
Rappresenta il momento di sospensione che avviene tra l’espansione e la contrazione.
È la pietra del limbo, lo stato liminale tra la vita e la morte, quando tutto è ancora possibile, e rappresenta l’eclissi solare e lunare.

Come utilizzare le Tre Pietre della Strega

Dopo aver trovato le tre pietre adatte, per prima cosa ripulirle e purificarle mettendole per qualche minuto sotto l’acqua corrente fredda. Quindi asciugarle e lasciarle riposare per una notte sotto la luce della luna. Dopo la pulizia e l’esposizione lunare, prendere le pietre fra le mani, osservarle, accarezzarle e cercare un contatto con esse attraverso l’amore che si prova per la loro bellezza, considerando la loro origine remota, cercando di percepire la loro emanazione sottile e ciò che rappresentano in natura: piccoli ma potenti frammenti di rocce preziose, nati nel sotterraneo regno minerale della Grande Madre, dove sono rimasti incastonati per millenni per poi essere trovati, ripuliti, levigati e donati a noi.
Se lo si desidera, si può parlare con loro, far sentire la vibrazione della propria voce, cantare per loro o semplicemente comunicare con loro silenziosamente.

Dopo averle conosciute meglio, riporre le tre pietre in una piccola borsa di stoffa naturale semplice, come il lino, il cotone o la iuta.
Per divinare con loro, concentrare quindi l’attenzione su di una domanda precisa, o visualizzare un’immagine nei confronti della quale si necessita un chiarimento, mescolare le pietre nel loro sacchettino ed estrarne una soltanto. Questa sarà la risposta precisa alla propria richiesta, e potrà essere interpretata a seconda della situazione.
Dopo aver ascoltato la voce della pietra scelta, riporla insieme alle altre e conservarle con cura.
In alternativa, è possibile portare con sé la pietra estratta, tenendola in tasca o appesa al collo, così da riceverne supporto e buona energia durante la pratica del suo suggerimento.

È possibile che in certi casi non si abbia bisogno di ricevere un responso dalle Tre Pietre della Strega, perché la risposta è già presente e chiara dentro di sé. In questi casi è però possibile portare addosso, o tenere accanto, la pietra che rappresenta questa risposta, così da riceverne energia benefica e forza adatte a sostenere la realizzazione della propria percezione.

***

È importante ricordare che ogni metodo di divinazione non deve mai sostituirsi alla propria percezione delle cose, alla propria capacità di discernimento e all’istinto, o influenzarli eccessivamente. Occorre unire il proprio sentire alle risposte che si ricevono ed evitare di seguirle alla lettera, soprattutto se contrastano con ciò che si sente, senza prendersi troppo sul serio, e considerando il fatto che certe volte quella che si potrebbe considerare una risposta oracolare non è altro che pura casualità.
A prescindere da qualsiasi divinazione, le impressioni istintive e la voce del cuore devono sempre avere l’ultima parola.

***


Note:

1. Nel romanzo L’Alchimista di Paulo Coelho, l’anziano e saggio Re di Salem Melchisedek, dona al protagonista Santiago due pietre oracolari chiamate Urim e Tummim, una bianca e l’altra nera. A quella bianca è attribuita la risposta negativa “no”, mentre quella nera risponde per affermazione, e significa “”. Ogni volta che il protagonista necessita di una risposta, questi estrae dalla borsa in cui sono custodite una delle due pietre, e a seconda del colore, interpreta la risposta e agisce di conseguenza.
In realtà, Urim e Tummim erano due oracoli sacri dell’antico ebraismo, che servivano per consultare la divinità e chiederne un responso. La loro forma originaria è del tutto ignota, ma secondo i testi sacri facevano parte della veste – chiamata efod – indossata dal sommo sacerdote, forse inserite in una tasca o in una piccola borsa cucita al suo interno, dalla quale venivano estratte per essere consultate. La Bibbia riferisce a tal proposito che il pettorale dell’efod indossato da Aronne, decorato con dodici pietre sacre particolari, conteneva al suo interno anche Urim e Tummim, probabilmente nella forma di due pergamene su cui era scritto il nome impronunciabile di Dio.
I due termini ebraici le collegano alla luce e alla perfezione: Urim sembra derivare dalla radice semitica ur, “luce”, col significato di “rilucere”, mentre Thummim dovrebbe provenire dalla radice tmm, ovvero “compiutezza, perfezione”, oppure “rivelazione della verità”. Un altro significato che potrebbe suggerire la loro funzione riconduce invece Urim alla radice rr e alla parola arrim, col senso di “maledire, maledizione”, e Thummim alla stessa radice precedente, ma traducibile come “innocente”. In questo senso i due oracoli potrebbero significare “maledetto”, ovvero “colpevole”, e “innocente”, in riferimento alla visione della divinità in merito a un accusato o a una situazione per i quali, divinando e ponendo una domanda precisa, si otteneva la sentenza.
(Cfr. Arthur Samuel Peake, Peake’s commentary on the Bible. Completely revised and reset, a cura di Matthew Black e Harold Henry Rowley, Thomas Nelson and Sons, 1962, pagg. 142-150; Karel Van der Toorn, God in Context. Selected Essays on Society and Religion in the Early Middle East, Mohr Siebeck, Tübingen, 2018, pag. 27; Paulo Coelho, L’Alchimista, Bombiani, Milano, 1995; Enciclopedia Treccani, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, Roma, 1929)


Testo, ricerca e metodo divinatorio creati da Laura Violet Rimola. Nessuna parte di questo testo può essere riprodotta o utilizzata in alcun modo e con alcun mezzo senza il permesso scritto dell’autrice e senza citare la fonte.


Le Tre Pietre della Strega: Bianca, Nera e Muta | Login/crea un profilo | 0 Commenti
I commenti sono di proprietà dei legittimi autori, che ne sono anche responsabili.



© Il Tempio della Ninfa 2006/2024
Sito internet con aggiornamenti aperiodici, non rientrante nella categoria Prodotto Editoriale.
Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso dell'autrice e senza citarne la fonte.
Tutti i lavori pubblicati sono protetti dalla legge n. 633 e s.m.i. in tutela dei diritti d'autore.
Tutti i loghi e marchi in questo sito sono di proprietà dei rispettivi proprietari. I commenti sono di proprietà dei rispettivi autori.

Questo sito è stato creato con MaxDev e utilizza MD-Pro 1.0.76
Il sito web e il tema grafico sono stati creati da Laura Violet Rimola. Le immagini appartengono ad Alan Lee.

Powered by MD-Pro