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Il Tempio della Ninfa

La nascita della Ninfea
Venerdì, 25 Maggio 2018 - 18:17 - 4513 Letture
Racconti LA NASCITA DELLA NINFEA
Leggenda norvegese

C’era una volta una Ninfa bellissima che abitava nelle acque argentee di un lago. Un giorno s’innamorò di lei il bel giovane Raggio di Sole, che le si presentò nel suo abito d’oro splendente.
La Ninfa si sentì misera e oscurata da tanta luce e si vergognò del suo abitino di semplici perle. Perciò discese nel fondo del lago, dove erano nascosti molti tesori preziosi, si riempì le mani d’oro e fece per tornare in superficie per mostrare quella ricchezza a Raggio di Sole.

Ma presto si accorse che non riusciva a risalire verso l’alto, perché l’oro era tanto pesante che la trascinava giù, facendola sprofondare nel fondo melmoso. La Ninfa pianse, pregò la Fata del Lago di aiutarla, ma nessuno sentiva il suo richiamo angoscioso. Aprì le mani per tentare di liberarsi di quell’oro che era la sua rovina, ma ormai le si era attaccato alle palme e non voleva staccarsene più. Il fango la sommerse a poco a poco, e ben presto la Ninfa scomparve. Di lei rimasero soltanto le candide mani aperte piene d’oro.
Il povero Raggio di Sole cercò disperatamente la sua amata Ninfa, la cercò su tutta la superficie del lago, ma non riuscì a vedere che una foglia a forma di cuore, con dei fiori bianchi che avevano all’interno tanto oro.
Di giorno i loro petali si aprivano per offrire a Raggio di Sole i loro tesori, di notte si richiudevano per custodire l’oro fino al giorno seguente.
La Ninfa s’era trasformata in quei delicatissimi fiori, le ninfee.




Nota:

Secondo una variante molto simile, la ninfa del lago si innamora di un bellissimo principe, ma essendo vestita solo di semplici abiti boschivi, e ornata solo di fiori, di alghe e di umidi muschi, vuole tuffarsi nel fondo lacustre per recuperare i tesori che vi sono segretamente celati. Il peso dei gioielli però la trattiene dal risalire in superficie, e solo le candide manine cariche d’oro emergono dalle acque. La Fata del Lago ode il suo pianto e impietosita dalla sua triste sorte la trasforma nel fiore della ninfea, che ogni giorno si dischiude e offre il suo cuore d’oro al mondo.


Bibliografia

La leggenda è stata raccolta e liberamente tratta da Enciclopedia della Fiaba, Vol. II, Fiabe e leggende dell’Europa Orientale, a cura di Fernando Palazzi, Casa Editrice Giuseppe Principato, Milano – Messina, 1953, p. 258, ed è contenuta in Le Vergini Fiorite. Leggende e Racconti di Fiori e Fanciulle, di Laura Rimola, Pettirosso Edizioni, Novara, 2017.

Immagine: Shallows, di Charlie Bowater





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