|
La Porta del Tempio |
Se dalla Porticina vuoi passare, il tuo abito dovrai abbandonare e molto piccola dovrai diventare...

|
|
|
 |
|
Radici di Strega |

Luogo nato per raccogliere brani ispirati, riflessioni, ricerche e appunti di folklore, mitologia, storia ed etimologia incentrati sulla figura della strega e la via della strega interiore. Comprende gli studi che fanno parte del progetto In Nomine Strigis.
|
|
|
 |
|
Al Filatoio Dorato |
In una stanza segreta, illuminata da mille candele, una Filatrice fila l'invisibile e crea magiche storie. · La Filatrice di Storie
|
|
|
 |
|
Viandanti online |
Ci sono 219 visitatori e 0 utenti on-line
Sei un utente non registrato. Puoi loggarti qui o registrarti liberamente cliccando qui.
|
|
|
 |
|
I Meli di Avalon |

Compendio nato dagli studi del cerchio I Meli di Avalon, dedicato alla Tradizione Avaloniana e a miti, leggende, e fiabe celtiche legate alla simbologia di Avalon.
|
|
|
 |
|
Il Libro del Mese |
La Decima Masca di Fulvia Viola Barbero
|
|
|
 |
|
|
 |
|
Il
Tempio della Ninfa |
|
La discesa di Inanna |
|
Mercoledì, 25 Novembre 2009 - 18:08 - 13195 Letture |
 |
Gli antichi poemi della Dea Inanna
Incisi su tavolette d’argilla e risalenti al III millennio a.C.
La discesa di Inanna
(prima parte)
Dal Gran Luogo Superiore al Gran Luogo Inferiore
Dal Gran Luogo Superiore ella tese l’orecchio verso il Gran Luogo Inferiore.
Dal Gran Luogo Superiore la dea tese l’orecchio verso il Gran Luogo Inferiore.
Dal Gran Luogo Superiore Inanna tese l’orecchio verso il Gran Luogo Inferiore.
La Mia Signora abbandonò il cielo e la terra per scendere nel mondo sotterraneo.
Inanna abbandonò il cielo e la terra per scendere nel mondo sotterraneo.
Ella abbandonò il sacro ufficio sacerdotale per scendere nel mondo sotterraneo.
Ad Uruk ella abbandonò il suo tempio per scendere nel mondo sotterraneo.
A Badtibira ella abbandonò il suo tempio per scendere nel mondo sotterraneo.
A Zalabam ella abbandonò il suo tempio per scendere nel mondo sotterraneo.
Ad Adab ella abbandonò il suo tempio per scendere nel mondo sotterraneo.
A Nippur ella abbandonò il suo tempio per scendere nel mondo sotterraneo.
A Kish ella abbandonò il suo tempio per scendere nel mondo sotterraneo.
Ad Akkad ella abbandonò il suo tempio per scendere nel mondo sotterraneo.
Raccolse i sette me.
Li prese in mano.
Preso possesso dei me, si preparò.
Si cinse il capo della shugurra, la corona della steppa.
Si acconciò i riccioli scuri sulla fronte.
Si cinse il collo dei piccoli grani di lapislazzuli.
Lasciò scendere sul petto la doppia collana di grani.
Si avvolse il corpo nella veste regale.
Si tinse gli occhi con l’unguento che si chiama ‘Che venga, che venga’.
Indossò il pettorale che si chiama ‘Vieni, uomo, vieni!’.
Si infilò al polso il cerchio d’oro.
Prese in mano il regolo di lapislazzuli e il filo della misura.
Inanna partì per il mondo sotterraneo.
Ninshubur, la sua fida serva, andò con lei.
Inanna le parlò e disse:
“Ninshubur, mio costante sostegno,
Mia sukkal, saggia consigliera,
Mia guerriera, che ti batti al mio fianco,
Io scendo nel kur, nel mondo sotterraneo.
Se non ritorno,
Eleva lamenti per me presso le rovine.
Percuoti il tamburo nei luoghi di riunione.
Aggirati intorno alle case degli dei.
Graffiati gli occhi, la bocca, le cosce.
Indossa una sola veste, come una mendicante.
Vai a Nippur, al tempio di Enlil.
Entrata nel suo sacro tempio, grida:
‘O Padre Enlil, non lasciare che tua figlia
Sia messa a morte nel mondo sotterraneo.
Non lasciare che il tuo argento splendente
Sia coperto dalla polvere del mondo sotterraneo.
Non lasciare che la tua pietra preziosa
Sia fatta in pezzi per il muratore.
Non lasciare che il tuo fragrante bosso
Sia tagliato per uso del falegname.
Non lasciare che la sacerdotessa del cielo
Sia messa a morte nel mondo sotterraneo’.
Se Enlil non ti aiuta,
Vai a Ur, al tempio di Nanna.
Piangi davanti al Padre Nanna.
Se Nanna non ti aiuta,
Vai a Eridu, al tempio di Enki.
Piangi davanti al Padre Enki.
Il Padre Enki, Dio della Saggezza, conosce l’alimento della vita,
Conosce l’acqua della vita,
Conosce i segreti.
Di certo lui non mi lascerà morire”.
Inanna proseguì il suo cammino verso il mondo sotterraneo.
Poi si fermò e disse:
“Va, ora, Ninshubur.
Non dimenticare i miei comandamenti”.
Quando Inanna giunse alle porte esterne del mondo sotterraneo,
Bussò forte.
Gridò, con voce tremenda:
“Apri la porta, guardiano!
Apri la porta, Neti!
Entrerò sola!”
Neti, il capo dei guardiani del kur, chiese:
“Chi sei?”
Ella rispose:
“Sono Inanna, Regina del Cielo,
In cammino verso l’Oriente”.
Neti disse:
“Se davvero sei Inanna, Regina del Cielo,
In cammino verso l’Oriente,
Perché il tuo cuore ti ha condotto sul cammino
Dal quale nessun viaggiatore ritorna?”
Inanna rispose:
“Per via… della mia sorella maggiore, Ereshkigal.
Suo marito, Gugalanna, il Toro del Cielo, è morto.
Sono venuta ad assistere ai riti funebri.
Si versi nella coppa la birra dei suoi riti funebri,
Così sia fatto.”.
Neti disse:
“Resta qui, Inanna. Parlerò alla mia regina.
Le comunicherò il tuo messaggio”.
Neti, capo dei guardiani del kur,
Entrò nel palazzo di Ereshkigal, Regina del Mondo Sotterraneo, e disse:
“Mia regina, una giovane donna
Alta come il cielo,
Ampia come la terra,
Forte come le fondamenta delle mura della città,
Aspetta fuori delle porte del palazzo.
Ha raccolto i sette me.
Li ha presi in mano.
Preso possesso dei me, si è preparata.
In capo porta la shugurra, la corona della steppa.
Sulla fronte i suoi riccioli scuri sono disposti con cura.
Al collo porta i piccoli grani di lapislazzuli.
Sul petto porta la doppia collana di grani.
Il suo corpo è avvolto nella veste regale.
I suoi occhi sono ombreggiati dall’unguento che si chiama ‘Che venga, che venga’.
Il suo petto è cinto dal pettorale che si chiama ‘Vieni, uomo, vieni!”
Al polso porta il cerchio d’oro.
In mano porta il regolo di lapislazzuli e il filo della misura”.
Quando Ereshkigal udì queste cose,
Si batté la coscia e si morse il labbro.
Prese a cuore la cosa e vi si soffermò.
Poi parlò:
“Suvvia, Neti, capo dei guardiani del kur,
Fa’ attenzione alle mie parole:
Serra le sette porte del mondo sotterraneo.
Poi, una per una, socchiudile appena.
Fa’ entrare Inanna.
Man mano che entra, toglile gli indumenti regali.
Che la sacerdotessa del cielo entri nuda e china a terra”.
Neti obbedì alle parole della sua regina.
Serrò le sette porte del mondo sotterraneo.
Poi aprì la porta esterna.
Disse alla giovane donna:
“Vieni, Inanna, entra”.
Quando Inanna ebbe superato la prima porta,
Dal capo le fu tolta la shugurra, la corona della steppa.
Inanna chiese:
“Che significa ciò?”
Le fu detto:
“Taci, Inanna, le usanze del mondo sotterraneo sono perfette.
Esse sono indiscutibili”.
Quando ebbe superato la seconda porta,
Dal collo le furono tolti i piccoli grani di lapislazzuli.
Inanna chiese:
“Che significa ciò?”
Le fu detto:
“Taci, Inanna, le usanze del mondo sotterraneo sono perfette.
Esse sono indiscutibili”.
Quando ebbe superato la terza porta,
Dal petto le fu tolta la doppia collana di grani.
Inanna chiese:
“Che significa ciò?”
Le fu detto:
“Taci, Inanna, le usanze del mondo sotterraneo sono perfette.
Esse sono indiscutibili”.
Quando ebbe superato la quarta porta,
Dal petto le fu tolto il pettorale che si chiama ‘Vieni, uomo, vieni!’
Inanna chiese:
“Che significa ciò?”
Le fu detto:
“Taci, Inanna, le usanze del mondo sotterraneo sono perfette.
Esse sono indiscutibili”.
Quando ebbe superato la quinta porta,
Dal polso le fu tolto il cerchio d’oro.
Inanna chiese:
“Che significa ciò?”
Le fu detto:
“Taci, Inanna, le usanze del mondo sotterraneo sono perfette.
Esse sono indiscutibili”.
Quando ebbe superato la sesta porta,
Di mano le furono tolti il regolo di lapislazzuli e il filo della misura.
Inanna chiese:
“Che significa ciò?”
Le fu detto:
“Taci, Inanna, le usanze del mondo sotterraneo sono perfette.
Esse sono indiscutibili”.
Quando ebbe superato la settima porta,
Di dosso le fu tolta la veste regale.
Inanna chiese:
“Che significa ciò?”
Le fu detto:
“Taci, Inanna, le usanze del mondo sotterraneo sono perfette.
Esse sono indiscutibili”.
Nuda e china a terra, Inanna entrò nella sala del trono.
Ereshkigal si alzò dal trono.
Inanna si avviò verso il trono.
Gli Annuna, i giudici del mondo sotterraneo, la circondarono.
Pronunciarono la sentenza contro di lei.
Allora Ereshkigal fissò su Inanna gli occhi della morte.
Pronunciò contro di lei la parola dell’ira.
Emise contro di lei il grido della colpa.
La colpì.
Inanna fu mutata in un cadavere,
Un pezzo di carne putrescente,
E fu appesa a un gancio nel muro.
Pagina: 1/3
|
|
|
|
La discesa di Inanna | Login/crea un profilo | 2 Commenti |
| I commenti sono di proprietà dei legittimi autori, che ne sono anche responsabili. |
Re: La discesa di Inanna
(Punti: 1)
da Danae 26 Nov 2009 - 00:27 (Info utente | Invia il messaggio)
|
Meraviglioso.. è talmente profondo che attendo lietamente il finale, senza fretta alcuna. Già su questo inizio vi è da riflettere.. :))
Grazie di cuore Violetta :*
|
Re: La discesa di Inanna
(Punti: 1)
da Tana81 01 Dic 2009 - 16:30 (Info utente | Invia il messaggio)
|
Grazie a voi ho conosciuto questo poema più di un anno fa, ed oggi l'ho ritrovato perchè grazie a queste scritture volevo aiutare una persona a me cara a capire il senso del passaggio, dell'abbandono di ciò che non ci appartiene più! Le riflessioni fatte con voi tempo fa su questo poema sono nel mio cuore, e lo hanno intriso di un'umana consapevolezza senza la quale sicuramente ora non sarei quella che sono. La discesa di Inanna è la rappresentazione di un percorso di vita verso l'armonia con il fluire della vita, ogni cosa trattenuta rompe il fluire e sconvolge l'armonia..questo è l'insegnamento che ho ricevuto e che oggi, con il cuore in mano ho passato ad una persona per me importantissima. Grazie Viole e grazie a tutte le altre isolane e abitanti del tempio... siete anime stupende e nel mio silenzio continuo a pensare a voi, e voi siete sempre con me!
|
|
|
|
 |
|
|