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Per virtù d'erbe e d'incanti
di Erika Maderna

 

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Il Tempio della Ninfa

Betulla
Domenica, 28 Maggio 2006 - 06:01 - 9346 Letture
Erbario BETULLA
Betula Pendula

Antico inglese: birce, bierce; Vichingo: birk; Gallese: debwen; Gaelico scozzese: beithe; Gaelico irlandese: beith.





Riconoscimento e proprietà terapeutiche

La betulla fa parte della famiglia delle betulacee ed è una pianta elegante e dalle forme gentili che prende il nome dal particolare colore della sua corteccia (dalla radice indoeuropea “bher(e)g” = “bianco splendente”). Quando la pianta è molto giovane la corteccia è liscia e molto bianca, ma con l’invecchiamento si scurisce verso la base del fusto e si sfalda in superficie. Con il freddo invernale assume in alcuni punti una tonalità viola, ricoprendosi di una cera dello stesso colore che aiuta l’albero a resistere anche a temperature molto basse.
L’altezza della betulla può raggiungere anche i 25 metri, ma non vive di molto oltre ai 100 anni. La qualità che la caratterizza è la sua capacità di nascere e crescere anche in terreni poco favorevoli, fertilizzando il terreno e preparandolo per la nascita di altre specie di piante, che a volte arrivano a soffocarla e la portano al sacrificio. Per questo la betulla viene considerata la pianta degli inizi e suggerisce di continuare la propria strada sul percorso prescelto, anche se le condizioni sono avverse, per preparare il terreno a coloro che verranno.
Presenta rami sottili e pendenti e foglie di forma triangolare dai lati tondeggianti e seghettati. Le infiorescenze maschili compaiono in aprile/maggio e si presentano in amenti lunghi e dal colore marroncino/giallastro, mentre quelle femminili sono più corte. Cresce un po’ ovunque in tutta Italia tranne nelle zone mediterranee e sopra ai 2000 metri e per la sua regale bellezza viene chiamata “la Signora delle foreste”.

Le proprietà diuretiche e depurative della betulla fanno della pianta un ottimo rimedio contro i disturbi delle vie urinarie, quali cistite e calcoli ai reni, favorendo anche l’eliminazione dell’urea; aiutano a depurare il sangue, ad abbassare il colesterolo e a combattere l’obesità e gli edemi dovuti ad insufficienza renale e cardiaca. La pianta è utilizzata per purificare il corpo da intossicazioni lievi ed è consigliata nelle cure depurative primaverili, affiancata da un’alimentazione ricca di frutta e verdura che stimoli il rilascio di sostanze nocive all’organismo accumulate durante l’anno. Inoltre può essere usata per curare la gotta e grazie alle proprietà astringenti e antisettiche è utile per aiutare la cicatrizzazione e la guarigione di piccole piaghe e infezioni cutanee. Un decotto di betulla, frizionato sul cuoio capelluto, ostacola la caduta dei capelli e la pianta è molto utilizzata anche per quanto riguarda i disturbi della pelle efelidi (macchie della cute dovute alla pigmentazione irregolare, più evidenti con l’azione del sole) e cellulite. È curativa per reumatismi e artrosi, aiuta la digestione e abbassa la febbre.
Le parti della pianta usate a scopo terapeutico sono le gemme, le foglie (diuretiche), la corteccia (per la cura della pelle e dei reumatismi), da cui si ricava anche il carbone (per ridurre il gonfiore dell’addome e per assorbire, se ingerito, alcune sostanze tossiche, come quelle contenute nei funghi) e la linfa.


Ricette curative:
(in caso di allergie consultare sempre il medico)

Infuso per mantenere basso il colesterolo: lasciare in infusione in un litro d’acqua bollente 25g di foglie di betulla. Filtrare e berne tre tazze al giorno.

Decotto per migliorare l’incarnato: versare 60g di corteccia di betulla in un litro d’acqua fredda e portare il tutto ad ebollizione. Lasciar bollire per 10 minuti e lasciar riposare per altri 10. Filtrare e applicare la lozione sul viso aiutandosi con dei batuffoli di cotone imbevuto.

Frizione per ostacolare la caduta dei capelli: lasciare in infusione in un litro d’acqua bollente dai 30 ai 50g di corteccia di betulla e frizionare sul cuoio capelluto.

Infuso per ostacolare il formarsi di renella e calcoli e contro la cistite: bere tre tazze al giorno di infuso di betulla, nelle quantità di 25g di foglie in un litro d’acqua bollente.

Grappa per stimolare diuresi, depurazione, per combattere i reumatismi e per migliorare la circolazione sanguigna: far macerare 25g di foglie fresche di betulla in un quarto di litro di grappa per 20 giorni, quindi filtrare. Sciogliere a bagnomaria 50g di miele purissimo nei restanti tre quarti di grappa e unire i due preparati in una bottiglia. Consumare mezzo bicchierino al giorno lontano dai pasti.

Bagno o pediluvio per combattere i reumatismi: lasciare in infusione in 3 litri di acqua bollente dalle quattro alle sei manciate di corteccia di betulla. Unire alla vasca del bagno oppure usare calda (ma non troppo) per immergervi le parti affette, due volte al giorno.

Lavaggi per curare piccole piaghe: in un litro d’acqua fredda aggiungere 60g di foglie di betulla. Portare ad ebollizione e lasciar bollire per 10 minuti. Lavare le piaghe con il decotto così ottenuto.


Miti, tradizioni e usi magici

La betulla è una pianta il cui biancore richiama la Luna e la sua luminosità argentea, che lambisce la terra dolcemente addormentata.
Essa rappresenta la Grande Madre nel suo aspetto di Dea lunare e materna, nel cui Ventre rotondo e tiepido tutto ha inizio e tutto torna a riposare. Ed è specialmente l’Inizio, la Nascita, che la betulla incarna, poiché ella è la prima generatrice, colei che rende fertile la terra ancora spoglia e traccia il Sentiero della vita.
La sua corteccia bianca manda bagliori argentei nelle notti di plenilunio e incanta i boschi con il suo tenue candore, che si posa sul cuore come un velo leggero. Il suo spirito è quello della Madre, che si nasconde nelle sottili nebbie mattutine, rapendo la vista e avvolgendola col suo diafano manto.
Essa rappresenta la Donna, come genitrice delle sue creature, siano esse figli o frutti d’Ispirazione, e la femminilità creativa, il cui amore non si esaurisce.

Presso i celti la betulla era legata alla luminosa Dea Brigid, la Signora dell’acqua e del fuoco, della creazione e della nascita. Lo stesso nome di Brigid contiene la radice indoeuropea “birgh”, che significa “betulla”, ed entrambe erano celebrate nella festività di Imbolc (2 febbraio), tempo di manifestazione del nuovo inizio, in cui la neve ancora ricopre la superficie della terra, ma la vita sopita sotto di essa inizia, lentamente, a destarsi.
Imbolc era anche il tempo delle purificazioni, il momento in cui il passato veniva definitivamente lasciato alle spalle. La betulla simbolizzava tale purificazione, sia dal punto di vista terapeutico che magico e tradizionale, e per questo era utilizzata in moltissimi riti purificatori.
I suoi rami flessibili venivano usati per fustigare il corpo, perché si riteneva che tale atto magico avrebbe fatto uscire il male dalle persone, e con essi si costruivano le magiche scope, che servivano per spazzare via le negatività dalle case e lo spirito dell’anno vecchio; appese al muro, sopra al letto o alla porta, esse donavano protezione. Per lo stesso motivo veniva usato il legno di betulla nella costruzione delle culle dei bimbi. Il magico potere della pianta ne avrebbe certamente protetto il sonno, preservandolo dagli incubi.

Il tradizionale alfabeto celtico degli Ogham veniva inciso sul legno della betulla ed essa simboleggiava la conservazione dell’antica conoscenza, ma soprattutto la sua protezione.
La prima lettera dell’alfabeto, che era la B, rappresentava proprio questa pianta e fu la prima ad essere incisa dal dio Ogma (peraltro su un bastoncino dello stesso legno) per avvertire il fratello Lugh del pericolo in cui si sarebbe trovata la sua amata, se non si fosse posta sotto la protezione di sette betulle. Il legno di betulla e il segno inciso erano simbolo della betulla stessa e della sua protezione, pertanto il messaggio era racchiuso in quel piccolo oggetto e nel suo segreto significato.
Anche la runa Berkana, appartenente alla tradizione nordica, aveva origine dalla betulla e veniva incisa con un segno simile alla B, che richiamava i seni della Grande Madre e significava maternità e protezione nel tiepido grembo oscuro.
In Russia i contadini piantavano vicino a casa due betulle per assicurarsi prosperità e fortuna, ma mai una sola, per evitare che l’albero potesse soffrire di solitudine. Sempre in Russia esiste un proverbio che dice che la betulla possiede ben quattro poteri: dà la luce (dalla corteccia arrotolata si ricavano delle torce), placa le grida (grazie al catrame che si usa per oliare le ruote cigolanti dei carri), guarisce (per le sue proprietà curative) e purifica (attraverso le fustigazioni nelle saune e nei bagni russi per accentuare la sudorazione e quindi l’eliminazione di sostanze di rifiuto).
Nello Sciamanesimo siberiano, invece, la betulla è considerata l’Albero Cosmico che unisce il Cielo alle profondità della Terra. Lo sciamano deve compiere l’ascensione o discendere attraverso questo pilastro centrale del mondo, a seconda che egli debba divinare nelle alte sfere oppure salvare un malato, andando alla ricerca della sua anima perduta negli inferi.
Anche nei rituali degli sciamani Buriati la betulla svolge un ruolo centrale. Essa è l’albero delle Iniziazioni sul quale il candidato, che deve compiere il viaggio estatico verso il divino, deve arrampicarsi, e per questo il fusto della betulla veniva inciso a scalini.

Oltre alla purificazione e alla protezione, la betulla è anche legata all’amore e al mantenimento dei legami di amore sincero.
In Svezia il tradizionale Palo di Maggio era costituito da un tronco di betulla, mentre fra i celti erano numerosi i poemi amorosi che contenevano riferimenti alle betulle. Le ragazze e i ragazzi usavano farsi doni di ghirlande di rami e foglie di betulla, come promessa d’amore, e molti erano i giacigli amorosi fatti con le sue fronde.
Piantare una betulla accanto alla casa di una ragazza le assicurava una vita piena d’affetto e un matrimonio felice, e donare un rametto di betulla ad un corteggiatore significava, per la fanciulla, accettare il suo corteggiamento.
Infine, i rami morbidi e flessibili di questa elegante pianta venivano regalati per alleviare la depressione e per addolcire i caratteri rigidi e freddi.

Ciò che ci narra la betulla di se stessa è l’essenza del suo spirito più nascosto.
Essa è la prima Creatrice, la Bianca Madre dei boschi illuminati dal chiarore della Luna, la Nutrice che dona il bianco latte dai suoi floridi seni.
È la dolce Protettrice, che difende l’armonia, la Signora dalle vesti eteree, che cammina nelle silenziose lande vergini, lasciando cadere i suoi semi e preparando il terreno per coloro che verranno.
Nel nero della tempesta è fulmine luminoso e vento purificatore.
Spirito femminile che traccia e spiega il Sentiero, guidando il viandante verso lo splendore lunare...


D’ogni nuova vita graziosa nutrice,
D’ogni dispiacere indefessa protettrice,
Principessa di luce, che porti gioia dove è tristezza,
Grande Tessitrice sul telaio di Madre Natura,
Mostraci il modo per ricominciare,
Per camminare ancora, con cuore innocente,
Per nutrire il bambino che è in noi, ed estinguere la sua sete:
Perché saranno i bambini ad essere primi
.”

Fred Hageneder, “Lo Spirito degli Alberi”


Magia della Betulla


Fonti:

“Segreti e virtù delle Piante medicinali”, Selezione dal Reader’s Digest
“Lo spirito degli alberi”, Fred Hageneder. Edizioni Crisalide
“Erbe che curano. La farmacia di Gaia”. Demetra
“Il mio erbario”, Maurice Messeguè. Mondatori Editore
“Le 100 erbe della salute” Fabio Firenzuoli , Tecniche Nuove Editore
“Il vischio e la quercia”, Riccardo Taraglio. Edizioni L’età dell’Acquario
“Le erbe officinali. Antica medicina dei celti”, Plinio e Diancecht. Keltia Editrice
“Florario”, Alfredo Cattabiani. Oscar Saggi Mondatori
“Il grande libro delle piante magiche”, Laura Rangoni. Xenia.
“Enciclopedia delle piante magiche”, Scott Cunningham. Mursia
“La medicina popolare nell’Alta Valle Argentina”, Sandro Oddo. Pro Triora Editore


Articolo scritto da Violet. E' vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso dell'autrice e senza citare la fonte.


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Re: Betulla (Punti: 1)
da LaZiaArt 27 Giu 2007 - 21:48
(Info utente | Invia il messaggio)
Cara Violet, stavo cercando alcune informazioni per impiegare i tanti rami di betulla che il vento ha abbattuto nel giardino, settimana scorsa, e ho trovato tanti usi e tanta saggezza nel tuo articolo. Ti ringrazio, innanzitutto, e ti faccio i miei complimenti. la zia Art

Re: Betulla (Punti: 1)
da fabiola (favola61@libero.it) 17 Gen 2009 - 21:24
(Info utente | Invia il messaggio) http://.....)
Il Tempio è talmente ricco di preziosita che solo grazie alla tua segnalazione ho letto quest'articolo affascinate e prezioso, un grazie sincero per tutto il tuo lavoro

Re: Betulla (Punti: 1)
da Elke 24 Gen 2010 - 04:46
(Info utente | Invia il messaggio) http://danzanelbosco.splinder.com)
La betulla è proprio l'albero di questo periodo...è meravigliosa e aggraziata, e le tradizioni ad essa legata confermano ed ampliano quello che già pensavo a riguardo.
Grazie stellina :*



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