Il Tempio della Ninfa

Canto della Dea dell'Amore

Articoli / Canti
Inviato da Elke 21 Giu 2013 - 03:22

Ogni calice aperto al sole,
ogni animale con la sua compagna,
ogni Donna con ogni Uomo,
essi invocano Me nell'Unione,
son nelle mani di chi dà piacere.

Sono nello sguardo della Donna
col corpo abbandonato e i capelli scoposti.
Sono nello sguardo dell'Uomo
col corpo vibrante e le mani che stringono.

Il Tempio è il corpo,
baci son per me offerte,
abbracci frementi in libagione,
sguardi intrecciati come serti odorosi,
sospiri invece di volute d'incenso,
gemiti di piacere sono preghiera gradita,
Femminile e Maschile mi son sacerdoti
ed il più sacro dei miei rituali
si compie nella casa di Amore.

Mi sono cari i Misteri dell'Amplesso,
in tempi antichi li donai agli uomini,
come passi della Prima Danza sacra.

Vengo a soffiare sul Fuoco,
vengo a destare il Sangue,
vengo a infiammar le membra,
vengo a ravvivar l'Ebbrezza
vengo ad attizzar l'Ardore,
vengo ad agitare il Desiderio
di fare Uno di due.

Amatemi voi che nascete e morite
poiché sono la scandalosa e la magnifica”. (*)

***




Nota:

* Verso tratto da Il Tuono, Mente perfetta testo gnostico trovato a Nag Hamadi risalente al IV-III sec. a.C. circa.
Immagine: Vision, di Carolus Duran, 1838-1917

Questo canto è stato in parte ispirato dai miti riguardanti Afrodite, Venere, Freyja, Blodeuwedd e dalle liriche di Saffo.


Testo di Elke. Severamente vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso scritto dell'autrice e senza citare la fonte.




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