Il Tempio della Ninfa

Tailtiu, Principessa di Mag Mor e Regina dei Fir Bolg

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Inviato da Alessandro 04 Ago 2012 - 04:10

«In questo periodo nelle antiche culture si onorava la terra nel suo aspetto di Madre Generosa e Fruttifera, prospera di dolci frutti, di ortaggi e cereali, e benevola protettrice dei campi e dei frutteti.
«Secondo la mitologia celtica il Dio solare Lugh aveva istituito una festa proprio all’inizio del raccolto per celebrare il ricordo della sua madre adottiva Tailtiu, che morì dopo aver faticato duramente per preparare le sconfinate pianure irlandesi all’agricoltura.
«La festa del raccolto era dunque la festa delle madri e delle antenate, poiché ogni madre era nata da altre madri, che a loro volta erano figlie generate da madri più antiche, e tutte quante avevano preservato le divine armonie e avevano contribuito al passaggio della conoscenza e della tradizione
(I Meli di Avalon, Il Ricordo delle Antenate, a cura di Violet.)

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Regina dei Fir Bolg e figlia del gentile Mag Mor, il Lento, re di Mag Mor, Tailtiu giunse a Coill Cuan alla guida dell’esercito dei Fir Bolg dopo il massacro inflitto ai Fir Bolg nella prima, grande battaglia di Mag Tuired.

Fu moglie di Eochu (Eochaid) figlio di Erc, re d’Irlanda (stentoreo il suo grido), fino a quando i Tuatha De Danann lo uccisero nella prima battaglia di Mag Tuired. Così lui, che l’aveva presa al padre e a Mag Mor, fu il primo uomo a morire per una lama di giavellotto in Irlanda. Fu Eochu figlio di Erc il primo re dei Fir Bolg a sedere a Temair, e fu anche il loro ultimo re e fu alla sua epoca che il Tumulo dei Tre Uomini fu eretto a Temair: Druim Cain era il suo nome, all’inizio, prima dell’epoca dei Fir Bolg.

Dopo avere preso dimora a Coill Cuan, Tailtiu figlia di Mag Mor dormì con Eochu (Eochaid) Garb, il Rude, figlio di Dul Dall, il Grigio Fosco (il Bruno), dei Tuatha De Danann, da cui fu costruita la Fortezza degli Ostaggi a Tara. E Cian figlio di Dian Cecht, il divino guaritore, altrimenti chiamato Scal Balb, le affidò, secondo la più antica tradizione, il proprio figlio Lug, la cui madre era Eithne figlia di Balar (Balor) dai Colpi Vigorosi, Colui Che Colpisce con Vigore: Illdanach, da cui è detto che se uno è dotato di molte arti, è bene che gli si lasci il merito di molte ricompense.

E Coill Cuan, o Caill Chuan, era un bosco folto, luogo di caccia ove si radunavano i cervi dal manto rosso, da Escir ad Ath Drommanns: un lungo viaggio dalla Grande Palude, da Sele ad Ard Assuide. Spesso la tromba fu suonata per la prima volta a oriente del bosco, e la seconda volta al margine di Clochar.

E fu Tailtiu, figlia del lento Mag Mor, ad abbattere la foresta. Tagliò per cento scuri: una strada per eserciti. Grande fu l’impresa compiuta con l’aiuto della scure da Tailtiu figlia di Mag Mor, la quale aprì un prato rotondo nel selvaggio bosco pianeggiante e svelse le radici degli alberi di cui la pianura era coperta. E quando il bel bosco fu da lei abbattuto, e rimosse le radici e ogni altra cosa, prima della fine dell’anno il luogo divenne Bregmag, pianura di trifoglio fiorito.

E per lo sforzo immenso il cuore le scoppiò in corpo, sotto la veste regale. A lungo si protrassero la spossatezza e la sofferenza di Tailtiu, addolorata dopo l’impresa gravosa, e gli uomini dell’isola di Erin giunsero ad ascoltare le sue ultime volontà e a ricevere il suo ultimo comando. Allora ella disse loro, malata, debole, e tuttavia non incapace di parlare, che avrebbero dovuto organizzare giochi funebri per commemorarla, lei e la sua premurosa impresa colma di ardore religioso. E Tailtiu dal fianco candido pronunciò nella sua terra un’autentica profezia, secondo la quale, fintanto che ogni principe l’avesse accettata, Erin non sarebbe stata priva di canto perfetto.

Così, in seguito, Tailtiu morì un lunedì, intorno alle calende di agosto, a Tailtiu, regione di confine della nobile assemblea, e il suo nome fu assegnato a quel luogo: Tailtiu dal verde pendio, Tailtiu delle prospere assemblee radunate.

Il primo giorno d’autunno la sua tomba fu costruita a nordest della Sede di Tailtiu, e il lamento di dolore per la sua morte fu composto da Lugh, e i giochi funebri furono da lui celebrati. E quella fu la «nasad» di Lugh, l’«assemblea», o la «festa» di Lugh, figlio di Eithne, o la rimembranza, o l’invocazione, o più precisamente il «rito funebre», il «banchetto funebre», o la «commemorazione di una defunta». Da ciò derivò Lugh-nasad, che dunque è la commemorazione di Lugh nel giorno o nella stagione di Lammas. Ogni anno i giochi funebri e il canto di afflizione furono celebrati da Lugh, quattordici giorni prima di Lugnasad e quattordici giorni dopo Lugnasad. Una volta combattuta la seconda battaglia di Mag Tuired, però, Lugh era divenuto re, sposo della terra di Eriu, e dunque Lughnasad era anche festa di prosperità, di rinnovamento e di rinascita. E il luogo di questa assemblea era la rotonda Tailtiu. E intorno alla tomba di Tailtiu, a partire da quel lunedì, si tenne la Fiera più importante della nobile Erin.

Una fiera con oro, argento, e giochi, musica di carri, ornamento di corpo e anima mediante conoscenza ed eloquenza. Una fiera senza ferite né furti, senza guaio né disputa, senza depredare e senza sfidare la proprietà, senza accuse né udienze legali, senza evasione e senza arresti. Una fiera senza peccato e senza frode, senza rimprovero e senza insulto, senza contenzioso, senza confisca, senza furto e senza redenzione. Nessun uomo occupava posto di donna e nessuna donna posto di uomo. Ciascuno, nell’ordine dovuto per rango, occupava il proprio posto alla nobile Fiera, fulgidamente bella. Dal giorno del lamento funebre per Tailtiu, al regno di Loegaire mac Neill fu celebrata dalle schiere fatate una fiera ogni singolo anno. Dai Fir Bolg, che erano là, e dai Tuatha De Danann, e in seguito dai Figli di Mil fino a Patrick, con «gessa» e imprese d’armi, fu celebrata.

E questo avvenne millecinquecento anni prima della nascita di Cristo, e quell’assemblea fu indetta da ogni re che dominò l’Irlanda, e in seguito vi furono cinquecento assemblee a Tailtiu. Fino all’avvento di Patrick si tenne la fiera di Tailtiu, che sottometteva le maledizioni. Molti defunti furono pianti dalle loro compagne nel cimitero dei prosperi Feni. Una tomba con una porta per un uomo d’arte, una tomba con due porte per una donna, tombe senza porte per fanciulli e per fanciulle. Pilastri sulle tombe adorne d’armi, candele portate a vegliare i defunti, tumuli sui nobili stranieri, e mura erette sopra i morti delle grandi pestilenze. In eterno dura il tumulo di Tailtiu, laddove furono sepolte numerose donne, e il tumulo che nasconde molti defunti, dove Eochu Garb fu sepolto. Sul muro di Eochu, di pietre compatte, venti seggi dei re di Tara, e sul muro liscio di sua moglie venti seggi delle loro regine.

E queste sono le tre proibizioni di Tailtiu: è proibito attraversarla a cavallo senza smontare; è proibito, nel lasciarla per consumare un pasto, guardarla oltre la spalla sinistra; è proibito scagliarvi oziosamente e casualmente qualcosa dopo il tramonto.


Nota:

Grande Pianura è il significato di Mag Mor, il paese oltremondano al di là del mare, in cui dimorano anche i Fomori e da cui proviene la figlia dell’Oltremondo e del re dell’Oltremondo, Tailtiu, il cui nome è affine a «talam», che significa «terra». Secondo un’altra etimologia, potrebbe significare Dèa della Scure, o più precisamente Dèa dell’Ascia. Dunque Tailtiu è una Dèa della Terra, oppure una Dèa della Scure, associata al dolmen, e diventa madre affidataria di Lugh, giovane nume, provvedendo alla sua istruzione. Abbattendo gli alberi, Tailtiu apre nella foresta primordiale una radura sacra, un’isola nel mare del bosco, e al tempo stesso un lago, un prato di trifoglio che rapidamente fiorisce, come quello su cui corre il carro di Manannan Mac Llyr. Con la sua morte, Tailtiu consacra la rotonda radura fiorita che accoglie il suo sepolcro e diviene luogo di culto da onorare periodicamente, centro della trasformazione della foresta primordiale in campo coltivabile, luogo di raduno per Lugnasad, festa che onora le Dèe della Terra e la loro materna generosità; e le Antenate, la loro tradizione e la loro sapienza arcaica; e le Madri, dispensatrici di doni e di prosperità. La festa prende il nome da colui che è stato accolto e istruito come figlio dalla Dèa della Terra che conferisce il nome al luogo sacro, e ne diviene il successore. In questo luogo sacro, Tailtiu, era custodita la Pietra di Fal, la quale, nell’ultimo giorno dell’assemblea, accettava o respingeva il sovrano: colui che ne era rifiutato veniva messo a morte.

Nell’antico mondo celtico, in occasione della festa del primo agosto si celebravano molti riti: il primo taglio solenne del raccolto, seppellito in cima a un colle quale offerta alla divinità; un pasto di nuovo cibo e mirtilli, condiviso da tutti; il sacrificio di un toro sacro e un banchetto con le sue carni, nonché la sua sostituzione con un toro giovane; una danza rituale che forse alludeva alla lotta per una Dèa e a un combattimento rituale; la collocazione di una testa sulla cima di una collina e una celebrazione di trionfo da parte di chi impersonava Lugh; una rappresentazione di Lugh che imprigionava il mostro della pestilenza e della carestia; una celebrazione di tre giorni presieduta dal fulgido giovane nume o da una persona che lo rappresentava; infine, una cerimonia che annunciava la fine dell’interregno e il nuovo insediamento del dio al posto che gli spettava di diritto.


Fonti e composizione

Montaggio da «Lebor Gabala Erenn»; «The Metrical Dindsenchas»; «The Edinburgh Dinnshenchas»; «The Rennes Dindsenchas»; «Banshenchus».

Opere consultate:
Borlase, W.C., «The Dolmens of Ireland», London, Chapman & Hall, 1897
Hily, Gael, «Le Dieu celtique “Lugus”» Ecole Pratique des Hautes Etudes», 2007
Hutton, Ronald, «Stations of the Sun», Oxford, Oxford University Press, 2001.


Alle Fanciulle dei Meli di Avalon.



Testo di Alessandro Zabini. Vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso scritto dell'autore e senza citare la fonte.




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