Il Tempio della Ninfa

Canto del Solstizio d'Estate

Articoli / Canti
Inviato da Elke 22 Giu 2012 - 03:59

E fra Iperico e Lavanda,
fra Menta e Melissa,
fra Camomilla e Ruta,
fra Verbena e Artemisia
fra Timo e Calendule,
ed il Fiore d'oro di Felce;
fra Lucciole e Fuochi,
fra Fiaccole e Torce,
fra Stelle e Luna,
fra Driadi e Sileni
fra Fauni e Panischi
ed il Signore d'oro del Sole;
fra le Rose, venite Sorelle!

Mischiamo le anime nella danza,
così come s’uniscono le mani nel circolo!
Non c'è invidia fra noi che portiamo corone!
Così come la volpe non invidia la cerbiatta
né la gatta si sente da meno davanti al cigno.

Lasciamo la mente
che è inadatta ai Folli Misteri.
Lasciamo la pudicizia
che è inadatta alle Sacre Orge.
Lasciamo le vesti
che sono inadatte alle Danze sfrenate.

Guardate, un Uomo emerge dal folto,
con che occhi Egli ci guarda!
Rispetto e dolce Desiderio
che rende onore alla nostra bellezza,
o fanciulle, chiaro si mostra nei suoi sguardi;
Egli non teme d'incrociare i nostri,
certo è un Figlio d'Amore!
E dunque, prendiamogli le mani,
conduciamolo nel Cerchio,
e di fiorite ghirlande cingiamogli le tempie.
È un degno Compagno,
s’unisca al girotondo!
Come Ninfe che rapiscono gl’uomini,
come Fate che rapiscono i mortali,
come Elfe che rapiscono i giovani,
così sorelle portiamolo fra noi.
Come Ninfe che giocano coi Satiri,
come Fate che giocano coi Folletti,
come Elfe che giocano cogl’Elfi,
così sorelle giochiamo con lui.

Splendida visione le fanciulle
che ridenti volteggiano fra le sue braccia.
Una stringe al petto
l'altra bacia sulle labbra
ad un'altra cinge i fianchi nella danza.

Sorelle del mio cuore,
Egli è come il mare
e con uguale dolcezza
accarezza tutte le spiagge.
Egli è come il cuculo,
e con uguale gioia
canta su ogni ramo.
Egli è come il sole,
e con uguale calore
abbraccia ogni fiore.
Sorelle della mia vita,
cogliamo dunque i suoi Canti d'Amore
le sue carezze di Languore
i suoi abbracci di Luce,
certo, voi che siete belle
come spiagge, alberi e fiori,
non sarete rifiutate!
Offriamogli allora il nettare dei nostri sorrisi,
noi, così belle da sedurlo
con un giro solo della nostra danza.
Noi, così belle da incantarlo
con uno solo dei nostri sguardi.
Noi, così belle da ammaliarlo
con uno solo dei nostri canti.

Chi potrebbe mai, Antea, disdegnare le tue braccia?
Chi ignorare la luce del volto di Fiordaliso?
Chi rinunciare alla curva dei tuoi fianchi, Viola?
Chi, Tea, non apprezzare la cascata dei tuoi capelli?
Chi non vedere la flessuosità del corpo di Margherita?
Chi, Flora, non cogliere l'agilità delle tue gambe?
Chi non lodare la rotondità del tuo seno, Dalia?

Sorelle, Figlie, Madri, Amanti, Amiche,
vedete, non c'è onta nel condividere
ciò che è Buono e da Gioia.
Non c'è vergogna nel condividere Amore,
poiché Egli non si può possedere.

***

Testo in parte ispiriato dalle liriche di Saffo, il Gitagovinda di Jayadeva, il mito del rapimento di Ila da parte delle Ninfe, La storia della bambina che andò nel mondo delle fate di Guendalina Storkly, Entità fatate della Padania di Alberta Dalbosco e Carla Brughi, Florario di Alfredo Cattabiani, i libri di Ada D'Ariés, Leda Bearné, Dana Leberel, le leggende sulle danze delle Fate e riti, usanze e tradizioni legate al Solstizio d'Estate.

***

Possa essere per tutti voi un periodo in cui la Luce del Sole v’inondi, facendo maturare i Frutti del vostro giardino interiore. Natura ornata dai mille profumi delle sue erbe vi doni ciò che meritate e di cui avete bisogno. E le Fate che danzano tutta la notte come lucciole sui prati vi donino un po’ della loro Gioia fanciullesca.


Canto di Elke. Severamente vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso dell'Autrice e senza citare la fonte.




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