Il Tempio della Ninfa

Bugie o Chiacchiere di Carnevale

Articoli / Cucina
Inviato da Danae 25 Feb 2011 - 00:48

Ecco il dolce tipico del Carnevale, la festa delle Bugie, degli scherzi, della maschera, che risveglia e mette in subbuglio il mondo, così come la primavera nascente.
Hanno molti nomi, ma a me piace chiamarle Chiacchiere, proprio perchè, come il Carnevale, sanno "stravolgere" i pensieri e ribaltare i sensi comuni.

Ingredienti:
(per un cestino di Chiacchiere)

* 3/4 uova
* farina di grano tenero tipo 00
* olio extra vergine d'oliva (o burro)
* un limone
* zucchero grezzo (o zucchero a velo)
* sale
* mezza bustina di lievito
* vino bianco d.o.c.
* liquore Strega
* olio di semi di arachide

E' sempre preferibile che ogni ingrediente sia biologico!



Preparazione:

Versare "a occhio" la farina formando una piccola montagna su una superficie di legno. Formare un buco al centro allargando la farina, come fosse un vulcano. Rompere il guscio delle uova e farle cadere nel "cratere". Con una forchetta sbatterle adagio.
Aggiungere un pizzico di sale, un po' di zucchero, tre cucchiai di vino, tre di liquore e mezza bustina di lievito.
Poi, grattare "a pioggia" la buccia di un limone non troppo maturo. In ultimo versare un filo d'olio.
Strofinare un poco di farina sul palmo delle mani e impastare il tutto, formando una palla, e con i piccoli accorgimenti dovuti (come potrebbe essere la poca quantità di un ingrediente che va quindi aggiunto) che la rendano morbida e senza grumi.

In una grossa padella antiaderente versare due dita di olio di arachidi mescolandolo a un po' d'olio d'oliva. Far scaldare.
Nel frattempo, fare la pastasfoglia con piccoli pezzi dell'impasto.
Ogni foglia potrà avere la forma che preferite. Io e mia mamma, con una rotellina, facciamo un trattino a zig-zag nel mezzo e in questo buco facciamo passare un lembo dell'angolo della pasta.
Una volta che l'olio frigge, adagiarvi le foglie finché non diventano dorate, rigirandole di tanto in tanto. Appena pronte, metterle in una scodella spaziosa ricoperta di carta in modo che rilascino calore e olio. E così via per le rimanenti.

Spolverare di zucchero ognuna a fine frittura.
Gustarle a temperatura ambiente, dopo che hanno riposato in un luogo fresco a asciutto.

Dorate e bianche, come la terra che s'adorna dei tiepidi raggi del sole, sciogliendo le macchie di neve dal suo umido manto...



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