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Fra queste pagine sono raccolti consigli, ricette, riti semplici e naturali dedicati al femminile, e speciali ricerche e racconti sull'antica Via delle Donne.

 

I Meli di Avalon




Gruppo di studio dedicato alla Tradizione Avaloniana e a Miti, Leggende, e Fiabe Celtici legati alla simbologia di Avalon.

 

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Archetipi
In questa sezione sono raccolti gli studi sugli archetipi divini, ovvero sulle divinità, i loro simboli e i loro miti antichi. In questi studi ci si ripropone di ritrovare il volto più antico e autentico delle divinità, in particolare quelle femminili.
Di seguito trovate gli articoli pubblicati per questo Argomento.


Nome argomento: Archetipi

Shahmaran, la Regina dei Serpenti
Mercoledì, 01 Marzo 2023 - 16:38 Inviato da : Violet
Archetipi Migliaia di anni fa, la terra anatolica era popolata da miriadi di serpenti che vivevano nel sottosuolo. Erano chiamati maran, ed erano esseri intelligenti e pacifici. La loro regina era Shahmaran, una creatura semi-divina con il corpo di donna nella metà superiore, e di sinuoso serpente in quella inferiore.
La leggenda narra che il primo essere umano a incontrare Shahmaran fu un giovane uomo di nome Tahmasp (1). Era alto e di bell’aspetto, figlio di una famiglia povera che vendeva legname per vivere.

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Medea, la maga della Colchide
Martedì, 21 Febbraio 2023 - 14:55 Inviato da : ValerieLeFay
Archetipi Vive nella reggia di Eeta una ragazza, a cui la Dea
Ecate ha insegnato più che ad ogni altro mortale
l’arte dei filtri, quanti ne producono la terra ed il mare
immenso: con essi doma la vampa del fuoco infaticabile
e ferma all’istante il corso dei fragorosi fiumi,
incatena le stelle ed il sacro cammino della luna.

Apollonio Rodio, Le Argonautiche

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Il mito di Blodeuwedd
Giovedì, 07 Aprile 2022 - 20:17 Inviato da : Alessandro
Archetipi Nei miti celtici tramandati in poesia e in prosa si racconta di fanciulle dai nomi di fiore, spesso fanciulle fatate: Blathnat (Fiorellino), moglie di Cu Roi mac Dairi e amante di Cu Chulainn; Blanchefleur, madre di Tristram; Floree, amata di Gauwain; Blancheflor, amica di Perceval; Florie di Lunel, damigella del Graal. Ginevra è rapita mentre coglie fiori, proprio come Proserpina, la quale, in Artus de Bretagne, è la prima delle quattro regine delle fate e madrina di Florence, signora del castello della Porta Nera. Nel Quarto Ramo dei Mabinogi si racconta di una di queste fanciulle, Blodeuedd, il cui nome può significare “Fiori” o “Viso di Fiori”.

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La Vecchia e la Fanciulla
Mercoledì, 13 Ottobre 2021 - 18:24 Inviato da : Alessandro
Archetipi LA VECCHIA E LA FANCIULLA
Lo Spirito del Grano, Cailleach e Bride, Gyre Carlin


L’ultima manciata di grano falciato simboleggiava lo Spirito del Grano, manifestazione della Luna e della Terra. A mietitura tardiva era chiamata Carlin, Vecchia, mentre a mietitura precoce era chiamata Maiden, Fanciulla, i due aspetti della Dèa più arcaica, Cailleach, l’Anziana dell’Inverno, che a primavera ringiovaniva, o si trasformava in Bride, Regina dell’Estate, la quale, al volgere della stagione, si trasformava in Cailleach. Il nome dello Spirito del Grano nel suo aspetto di Vecchia era contenuto in quello della gigantesca Gyre Carlin, che a Samain vagava nella notte insieme alle Fate, di cui si diceva che fosse Regina.

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Ananke, la Forza della Necessità
Lunedì, 20 Aprile 2020 - 17:12 Inviato da : Violet
Archetipi In alto mi sono elevato, grazie alle arti delle Muse, e sebbene abbia carpito molte conoscenze non ho mai trovato nulla di più forte di Ananke.
Euripide, Alcesti

Nella mitologia greca antica esiste una divinità femminile, considerata tra le più potenti del cosmo, che incarnava il concetto astratto di necessità, quella forza inarrestabile che provoca accadimenti verso cui non è possibile opposizione né limitazione. Il suo nome è Ananke, colei che è necessaria.

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Le Selkie, Fanciulle Foca figlie del mare
Mercoledì, 15 Agosto 2018 - 04:35 Inviato da : Violet
Archetipi Giungono dal mare nuotando come foche, e scivolando sulla sabbia tolgono la morbida pelle bruna e la depongono ai piedi degli scogli, mutandosi in bellissime fanciulle dai capelli scuri, la pelle bianca come la spuma, i grandi occhi languidi. La loro voce si confonde con il dolce canto della risacca, mentre danzano insieme sulle spiagge, sotto i pallidi raggi del sole, protette tra le rocce sferzate dalle onde. Sono le selkie, fanciulle dalla pelle di foca che si diceva vivessero nell’oceano Atlantico e nei freddi mari del nord Europa, su lontane isolette solitarie, oppure su grandi scogli circondati dalle acque salmastre.

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Le Dee dei Boschi Sacri. Nemetona, Arnemetia e le Matres Nemetiales
Venerdì, 30 Marzo 2018 - 17:30 Inviato da : Violet
Archetipi In una radura protetta, o in un rigoglioso boschetto racchiuso nel cuore della foresta, dove i ruscelli scorrono fra le rocce e gli animali selvatici si intrattengono indisturbati, dove sorgono antiche pietre erette in circolo e una grande quercia secolare dai folti rami frondosi, qui, nel verde santuario della natura, vive Nemetona, la dea del sacro nemeton.

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Madre Mais
Lunedì, 28 Agosto 2017 - 16:57 Inviato da : Violet
Archetipi MADRE MAIS
Leggenda del popolo Penobscot
Traduzione italiana e note a cura di Laura Violet Rimola

Quando Kloskurbeh, il Creatore-Di-Tutte-Le-Cose, viveva sulla terra, l’umanità non esisteva ancora. Ma un giorno che il sole brillava alto, apparve un giovane che lo chiamò “Zio, fratello di mia madre”.
Questo giovane uomo era nato dalla spuma delle onde, ravvivata dal vento e scaldata dal sole. Furono il soffio del vento, l’umidità delle acque e il calore del sole a dargli la vita – il calore soprattutto, perché il calore è vita.
Il giovane visse con Kloskurbeh, e divenne il suo primo aiutante.

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La maschera della Gorgone
Sabato, 25 Marzo 2017 - 01:57 Inviato da : Violet
Archetipi Agli Dèi bisogna farsi simili: non già agli uomini da bene. Non l’essere esenti dal peccato, ma l’essere un Dio – è il fine.
(Plotino)

Il bagliore delle fiaccole illumina debolmente il centro della grotta, creando ombre danzanti sulle umide pareti di roccia.
Il silenzio è accarezzato da calde voci femminili, che mormorano il canto della terra, e le maschere dagli occhi fiammeggianti sono poste intorno al fuoco. Attendono.
La serpentessa si avvicina al centro della grotta. Le fiamme si specchiano sul suo splendido corpo nudo.
Imitata dalle sue sorelle, raccoglie la maschera e delicatamente la pone sul proprio viso…

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La Banshee, Annunciatrice di Morte
Mercoledì, 05 Novembre 2014 - 03:08 Inviato da : Violet
Archetipi Si aggira inquieta fra le umide nebbie delle paludi e lungo la riva dei fiumi impetuosi. Scivola leggera tra le fredde lapidi dei cimiteri irlandesi abitati da corvi e civette. Talvolta si nasconde, rannicchiata e gemente, nelle cavità dei muri e fra le radici intricate degli alberi. Compare spesso di notte, avvolta dalla bruma, schiva e solitaria, con il cupo mantello grigio, i lunghissimi capelli fluttuanti e gli occhi gonfi di lacrime.
Il suo passo è silenzioso come la morte, il suo grido agghiacciante.

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Eostre, l'Alba della Primavera
Domenica, 13 Aprile 2014 - 04:19 Inviato da : Violet
Archetipi Fra gli antichi popoli anglosassoni la primavera era onorata nelle sembianze della soave fanciulla Eostre, dea solare di origine germanica che si manifestava nel sorgere del sole primaverile e donava alla terra germinazione, fioritura e gioiosa rinascita.

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Le Dame del Natale
Sabato, 11 Gennaio 2014 - 18:37 Inviato da : Violet
Archetipi Nel soffice biancore della neve, che riposa sulla terra assopita, un leggero tintinnare di campanellini si ode da lontano. Sono le Dame del Natale, che attraversano il cielo sulle loro slitte, o emergono dal fitto dei boschi coronate d’abete e agrifoglio, di luci e di brina.
Luminose e bianchissime, reggono la fiamma della nuova vita e portano doni d’abbondanza, nutrimento e calore. E pur essendo vestite di ghiaccio e neve, sono le splendenti madri del Sole.

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Soreghina, la Figlia del Sole
Venerdì, 16 Agosto 2013 - 03:24 Inviato da : Violet
Archetipi Là su per le montagne tra boschi e valli d’or,
tra l’aspre rupi echeggia un cantico d’amor.
‘La montanara, ohè’ si sente cantare;
‘Cantiam la montanara e chi non la sa?’
Là su sui monti dai rivi d’argento,
una capanna cosparsa di fior:
era la piccola dolce dimora
di Soreghina la figlia del Sol
.” (1)

Negli antichi borghi di montagna, dalla ruvida voce delle anziane, o dai canti di qualche vecchio alpigiano, si può talvolta sentir narrare la vicenda di Soreghina, la raggiante figlia del sole.

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La Samblana, principessa del bianco inverno
Sabato, 23 Febbraio 2013 - 01:25 Inviato da : Violet
Archetipi Sulla gelida vetta delle montagne più alte, fra le grotte azzurre ricamate di ghiaccio e il luminoso candore della neve, in un bianco reame nel quale governa l’eterno inverno, viveva un tempo una bellissima principessa, ricordata nelle tradizioni dolomitiche come la Samblana.
La sua dimora prediletta era la cima del monte Antelao, ma si dice che in origine la fanciulla vivesse nel bosco Bayon, fra le fitte conifere che crescono sulla parte orientale della montagna.

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Cailleach, antica Dea celtica dell'inverno
Mercoledì, 30 Gennaio 2013 - 02:47 Inviato da : Elbereth
Archetipi È nel gelido vento scozzese, nella maestosità delle Highlands e nei laghi fatati, incupiti da scure nuvole che minacciano tempesta, che si avverte la presenza della Cailleach. L’aria fredda ti sferza il volto e la pioggia scende copiosa sulle colline, sui fiumi, su di te. Lei è lì, ti osserva, ti chiama, ti sorride nonostante il suo volto sia velato dal mistero e segnato da una saggezza eterna che forse tu temi.

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Snegurochka, la fanciulla di neve
Venerdì, 14 Dicembre 2012 - 16:55 Inviato da : Viola_di_Avalon
Archetipi Dalla fredda Russia, con i suoi inverni gelidi ed incantati, ci giungono numerose leggende sulla bella Sneguročka, o Snegurka, la fanciulla di neve.
Questa figuretta di bambina, o ragazzina, che viene rappresentata con occhi blu come il ghiaccio dell’inverno, guance rosse ed un abito bianco e celeste, si è evoluta nel tempo a partire da antiche leggende pre-cristiane in cui veniva raffigurata come la figlia dell'Inverno e della Primavera.

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Tailtiu, Principessa di Mag Mor e Regina dei Fir Bolg
Sabato, 04 Agosto 2012 - 04:10 Inviato da : Alessandro
Archetipi «In questo periodo nelle antiche culture si onorava la terra nel suo aspetto di Madre Generosa e Fruttifera, prospera di dolci frutti, di ortaggi e cereali, e benevola protettrice dei campi e dei frutteti.
«Secondo la mitologia celtica il Dio solare Lugh aveva istituito una festa proprio all’inizio del raccolto per celebrare il ricordo della sua madre adottiva Tailtiu, che morì dopo aver faticato duramente per preparare le sconfinate pianure irlandesi all’agricoltura.
«La festa del raccolto era dunque la festa delle madri e delle antenate, poiché ogni madre era nata da altre madri, che a loro volta erano figlie generate da madri più antiche, e tutte quante avevano preservato le divine armonie e avevano contribuito al passaggio della conoscenza e della tradizione
(I Meli di Avalon, Il Ricordo delle Antenate, a cura di Violet.)

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L'antica Luce di Santa Lucia
Domenica, 29 Gennaio 2012 - 06:31 Inviato da : Violet
Archetipi Santa Lucia il giorno più corto che ci sia.”
Detto popolare italiano

À la Sainte-Lucie, les jour avance du saut d’une puce.”
(“A Santa Lucia il giorno avanza di un salto di pulce.”)
Detto popolare francese

Sospinta da un soffio di neve che danza fra le trine di ghiaccio, arriva la notte di Santa Lucia…

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Freyja, la Signora del Nord
Lunedì, 16 Gennaio 2012 - 00:56 Inviato da : Elke
Archetipi Nelle fredde lande, presso i fiordi profondi e le alture coronate di neve, vissero popolazioni forti e selvagge, in armonia con la terra che abitavano. Laggiù nel profondo Nord, in Svezia, in Norvegia, in Islanda, in Groenlandia molti erano gli Dei che accompagnavano gli uomini nella loro vita, ed una di questi, una delle divinità più conosciute ed amate fu Freyja, la Signora del Nord.

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Il Giardino della Strega
Mercoledì, 13 Ottobre 2010 - 03:59 Inviato da : Alessandro
Archetipi Anche se il suo ricordo non è del tutto perduto, la Strega, appartata e nascosta come la Dèa di cui è figlia, non ha libri. La sua voce è spenta nel silenzio. La sua storia è costellazione di frammenti in una Notte di quiete e di brume. È stata sempre nel tempo e fuori del tempo, sempre Qui, nel mondo, e sempre Altrove. Così è fuori del tempo che forse la si può cercare, e forse persino intravedere nel suo Giardino segreto, con il suo canestro, mentre esercita i suoi poteri: fuori del tempo, nella leggenda e nel Mito, come le Dèe di cui era Figlia e Sacerdotessa.

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Schegge di Luna
Lunedì, 11 Gennaio 2010 - 00:16 Inviato da : Alessandro
Archetipi «[…] la vergine corre come se avesse le ali.
[…] [fila] come una freccia degli Sciti […].
Resa alata dall’impeto dei piedi, porta sandali dorati;
fluttuano i suoi capelli sulle spalle d’avorio, come le bende,
con i bordi ricamati, che fasciano le sue ginocchia;
di rosa è soffuso il candore verginale del suo corpo:
così una tenda di porpora, in un atrio di marmo,
trasmette, come un velo d’ombra, al bianco il suo colore.»

(Ovidio, «Metamorfosi», X, 586-597)

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Wise Women, le Donne Sagge
Lunedì, 28 Dicembre 2009 - 03:33 Inviato da : LaZiaArtemisia
Archetipi Ci fu un Tempo nelle nostre Terre, in cui vicino alla gente comune vivevano Donne, chiamate Sagge, che conoscevano i Misteri Femminili, i Ritmi della Terra e della Madre Natura, e avevano consapevolezza di ogni cosa riguardasse la Vita, la Morte, l'Amore e il Destino dei Mortali.
Le Sagge potevano aiutare gli Uomini e le Donne poiché percepivano le Energie Sottili, i tepori cosmici che attraversano Umani e Luoghi, che provocano guerre e amicizie, dolori e gioie, morti e nascite. Conoscevano gli Incantesimi per aggirarle, o per lasciare fluire, nei corpi e nelle menti, nello scorrere del Tempo, attraverso i Mondi, che raggiungevano e lasciavano quando lo ritenevano più opportuno, imparando così a conoscere il Futuro ed il Passato.

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La Danza del Labirinto
Sabato, 24 Ottobre 2009 - 00:50 Inviato da : Alessandro
Archetipi Nel tempo in cui il mondo era giovane e i numi erano così vicini da poterne percepire il fulgore che pulsava sempre in ogni cosa, allora, nei momenti di passaggio e nelle notti di plenilunio, si danzava la danza a spirale, attraverso la quale si apriva l’Altrove, in cui era possibile incontrare la Signora del Labirinto.

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Melissa: Signora di Api e di Miele
Mercoledì, 19 Agosto 2009 - 18:50 Inviato da : Violet
Archetipi Nel verde rigoglio dei prati imbevuti di luce, dove il sole sparge il suo oro tra i fili d’erba e i fiori selvatici ondeggiano soavi nella brezza estiva, dove ogni corolla umida di rugiada si dischiude a rivelare i suoi più intimi segreti, e lascia intravedere, fra i petali che si discostano timidamente, il suo cuore lucido di prelibato nettare; dove le tenere erbe aromatiche esalano i loro tiepidi aliti muschiati, i grilli vibrano ritmi gioiosi sugli alti steli, e nello stormire di ogni foglia è racchiuso tutto il mistero dell’armonia naturale;
qui, fra i più bei doni della florida natura, vive la piccola Melissa, graziosa signora di tutte le api e del dolce miele prezioso.

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Pan: la Natura, ovvero il Tutto
Domenica, 05 Luglio 2009 - 03:15 Inviato da : Elke
Archetipi E’ una notte d’estate e da un bosco antico si sentono giungere le note di un flauto mischiate a quelle di un tamburello. Se ci fosse qualche uomo nei dintorni, forse si avvicinerebbe silenziosamente al luogo dal quale la musica proviene, ma probabilmente non per tutti sarebbe molto cauto agire in questo modo.
Comunque, se succedesse, egli vedrebbe qualcosa di splendido, ammesso che sia ancora in grado di guardare con gli occhi di un bambino: al suo sguardo si offrirebbe una radura illuminata dalla luna e da mille piccole lucciole, dove l’aria tiepida profuma di iperico e lavanda, e le fronde mormorano dolcemente una canzone senza parole, mosse dal vento gentile.

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Il doppio ratto di Hylas
Martedì, 19 Maggio 2009 - 02:19 Inviato da : Alessandro
Archetipi Si narra che anticamente alcuni tiasi di Dioniso si addentrassero, di notte, nelle selve inargentate dalla Luna piena, riflessa dallo sfavillio incantatore dei rivi e delle fonti un tempo abitati dalle Ninfe, alla ricerca di un ragazzo il cui nome, Hylas, equivaleva a «bosco». In risposta ad un richiamo ripetuto, se ne udiva talvolta la voce, remota e inafferrabile come eco, risonante fra le fosche pendici dei colli come l’enigmatica voce oracolare di Fauno.

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Saffo, la fonte d'Amore
Sabato, 14 Marzo 2009 - 01:27 Inviato da : Elke
Archetipi Soavi danzano fanciulle,
intonando cori fioriti. Dika è in mezzo a loro,
ed Arignota, e Gongila bella,
v’è Cleis con la mitra scarlatta.
I loro passi sono legati
dalle morbide braccia intrecciate.

Soavi le voci sui freschi prati di Lesbo;
di serti di rose, di cipero e di aneto,
ai capelli è amabile ornamento.
Coronata di viole, Saffo,
dolcemente sorride fra le Fanciulle,
illustre poetessa, Donna pienamente.

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Ninfe Arboree, le Driadi
Venerdì, 30 Gennaio 2009 - 14:45 Inviato da : LaZiaArtemisia
Archetipi Creature meravigliose, Anime di Alberi antichi.
Talvolta sembrano lasciare la loro casa eterna, sotto la corteccia degli Alberi del Bosco, per apparire un istante agli occhi degli umani, palesandosi a chi sa vedere al di là del Velo.
E in quell’esatto momento possono sembrare bagliori di luce soffusi e dorati, o bellissime donne danzanti, candide ed eteree, Signore dagli abiti silvestri, come nei racconti e nelle leggende.

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Le origini della Befana: le Dee di Luce e Fortuna
Giovedì, 29 Gennaio 2009 - 04:29 Inviato da : Violet
Archetipi La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte
Viene e bussa alla tua porta
Sai tu dirmi che ti porta?

Una delle versioni della Filastrocca della Befana

Le ombre della notte si stendono, morbide e materne, ad ammantare gli stretti vicoli dei borghi pietrosi, illuminati solo dalle calde luci delle lanterne ad olio. Nel loro calare, portano il mistero di ciò che verrà, la speranza di doni luminosi, l’attesa per il compiersi di un’antica magia…

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Pan contempla Luna
Venerdì, 23 Gennaio 2009 - 19:28 Inviato da : Alessandro
Archetipi «A form, a face, a wonder to sense and sight,
Grows great as the moon through the month; and her eyes embolden
Fear, till it change to desire, and desire to delight.
»

Algernon Charles Swinburne, A Nympholept

Può accadere, talvolta, di contemplare con adorazione, attraverso i rami di un albero, la bella Luna, dèa ispiratrice di poeti, immagine della divinità e dell’amore, luce nata dalla Notte, la quale è origine di ogni cosa e madre del Sonno e dei Sogni.

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Le Ninfe: Sorrisi della Natura
Mercoledì, 09 Luglio 2008 - 16:33 Inviato da : Elke
Archetipi In silenzio cammino in un bosco antico, dove gli uccelli sembrano sussurrare storie dimenticate... lame di luce attraversano la copertura di foglie verdi.
Una radura, ed un oscuro antro si offrono alla vista, oltre l’intrico di biancospino, buio rispetto alla luce del tenero sole di primavera.
Avanzo sul prato che trattiene mille frammenti di colore. Quel varco mi attrae...
Ed ecco, oltre la soglia, sotto ai miei piedi, è terra bagnata; odo il dolce riso di fanciulle, nelle tenebre che si vanno schiarendo…

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Afrodite e Pandora: la Speranza d'Amore
Giovedì, 05 Giugno 2008 - 20:32 Inviato da : Elke
Archetipi Canto la dea, d'aurea corona cinta la testa,
la bella Aphrodite, l'augusta signora di Cipro
marina, la dove il soffio sereno di Zefiro
la portò sovra l'onda spumosa del mare.
[...] le forme stupende tutti ammiravano
di Citerea, cui viole il capo incoronano.

Salute, dea cui lampeggiano gli occhi
e dolce sorridi [...].

Inno omerico, V Ad Afrodite

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Le Dee celtiche dei cavalli
Martedì, 30 Ottobre 2007 - 20:29 Inviato da : ValerieLeFay
Archetipi Vi narrerò di tre Dee sovrane. Donne, regine, creature fatate.
Potenti rappresentanti di popolazioni celtiche. Diverse nei nomi ma affini nei destini.
Vi narrerò di amori, tradimenti e liete promesse.
Loro sono la Grande Dea nel suo materno aspetto.
Riflesse nei languidi occhi del cavallo tu le troverai.
Loro sono le divine giumente.

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Arianna, la Signora del Labirinto
Sabato, 22 Settembre 2007 - 02:22 Inviato da : ValerieLeFay
Archetipi Tutto ebbe inizio con un toro dal candido manto e con un re avido di potere.
Minosse, figlio di Zeus e di Europa, per mostrare la sua superiorità rispetto ai fratelli chiese un dono al Dio del mare Poseidone.
Un animale da sacrificare al Dio stesso.
Dalle acque dell’isola di Creta emerse un toro bianco come la schiuma delle onde, possente sopra ogni altro. Minosse, vedendolo, volle tenerlo per accrescere la sua personale fama. Sacrificò quindi al Dio un altro animale ed il toro bianco finì a pascolare nei campi di Creta.

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Anna Perenna, volto arcaico della Madre
Martedì, 04 Settembre 2007 - 14:02 Inviato da : fairymoon
Archetipi Anna Perenna la vecchia,
Anna Perenna la lubrica sbeffeggiatrice di Marte,
Anna Perenna ninfa delle acque
.

Nella mitologia romana esiste una divinità che incarna un archetipo della Madre, ed è Anna Perenna.
Ella è una divinità antica di cui poco si conosce e quel poco è avvolto nel mistero.

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Il canto delle Sirene
Lunedì, 03 Settembre 2007 - 14:27 Inviato da : ValerieLeFay
Archetipi Soave si innalza dall’oceano il canto,
blandendo orecchie e cuore,
iniettandosi nell’anima.
Con note di persuasione eterna
ti chiama:
all’amore ed al piacere,
all’onore, ed alla gloria,
al trionfo ed al suo lucente banchetto,
alla morte ed alle sue rosse colline.
Ed alle ossa. Del mutamento il monito.

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Menadi e Ninfe. Follia e divinazione nel culto dionisiaco
Mercoledì, 14 Marzo 2007 - 22:54 Inviato da : ValerieLeFay
Archetipi Oh guida degli astri dall’alito di fiamma, che i riti notturni presiedi, figlio di Zeus, mostrati, potente, insieme alle Tiadi che ebbre ti seguono, e intera la notte danzando delirano.
Antigone

In alto agita il tirso.
Sciogliendo i capelli, donandoli alla foga del vento.
Reclina il capo. Si abbandona.
Le sue membra, coperte da una pelle di capriolo, iniziano la danza. Ed è priva di schemi, gioia traboccante, ansito di libertà nel quale il suo corpo si dischiude bramando il divino. Ed irrompe Dioniso.
Perché nella sfrenatezza è Lui che Lei cerca.
Dioniso lo sbranatore di carne cruda, il furente, la grazia dei mortali, il benefattore, il liberatore. Terrore e gioia.
E’ Lui che la possiede e nell’estatica danza rapisce il suo spirito.
E’ Lui che Lei desidera.
Lei.
La Menade.

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Dioniso e i suoi Misteri
Domenica, 11 Marzo 2007 - 23:35 Inviato da : ValerieLeFay
Archetipi Ora canterò te, Bacco, e con te i cespugli silvestri ed il frutto dell’oliva lento a crescere. Vieni qui, padre Leneo, perché qui tutto è pieno dei tuoi doni, per te fiorisce il campo stracolmo di pampini autunnali, per te la vendemmia spumeggia a piene labbra
Virgilio. 2° libro delle Georgiche.

Si è soliti considerare Dioniso solamente in relazione al culto del vino, cui, secondo i Greci, esso è inventore.
E non vi è dubbio che il vino sia un attributo preponderante del Dio, ma solo uno dei tanti.

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Le Filatrici del Destino
Venerdì, 02 Marzo 2007 - 14:37 Inviato da : ValerieLeFay
Archetipi La vita dell’essere umano è un magico filo che con incanto si dispiega.
Ma può egli esserne artefice?
O il tempo è con arte orchestrato da abili, divine, mani?
Il destino è un tema affrontato da numerose culture che lo collegano, a livello mitologico, all’attività del filare.

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L'Acqua e le sue creature
Lunedì, 11 Dicembre 2006 - 19:30 Inviato da : ValerieLeFay
Archetipi L’acqua è vita e morte, creatrice e distruttrice.
Nessuna cultura ne ha ignorato l’essenza, percependone l’importanza.
Essa accompagnava la vita umana, simboleggiando la comunione con i mondi sotterranei e con i mondi celesti. Come tramite od essenza stessa del divino.

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